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Comunicato Stampa n. 40 - 07 novembre 2022

— archiviato sotto:
ultima modifica 07/11/2022 10:13

Govoni “Dotare il territorio ferrarese di una strategia di riposizionamento capace di rimettere a sistema e valorizzare le forze della provincia, attraverso le quali compensare le debolezze e ritrovare lo slancio in quel fermento imprenditoriale che ha fatto le fortune delle nostre comunità”. GUERRA E CARO ENERGIA FRENANO LA VITALITÀ DELLE IMPRESE TRA LUGLIO E SETTEMBRE 372 NUOVE IMPRESE MA CRESCONO LE CHIUSURE. Bene le Costruzioni, che hanno contribuito per il 37% al bilancio positivo del periodo

 

Guerra e caro energia frenano la vitalità del sistema produttivo ferrarese. La crescita delle chiusure d'impresa, anche se mitigata da un lieve aumento delle iscrizioni, ha comunque determinato, nel terzo trimestre dell’anno, un saldo di 65 unità in più rispetto alla fine di giugno (contro le 88 dello stesso periodo del 2021). Il dato, senza rappresentare un risultato da registrare tra i peggiori degli ultimi dieci anni, esprime un trend di rallentamento della vitalità del sistema imprenditoriale provinciale. Così l’Ufficio Studi della Camera di commercio sulla nati-mortalità delle imprese ferraresi nel terzo trimestre dell’anno.

Il terzo trimestre del 2022 – fa sapere l’Osservatorio dell’economia dell’Ente di Largo Castello – contribuisce al saldo positivo della movimentazione annuale: con 372 iscrizioni di nuove attività (cresciute di 37 unità) e 307 cessazioni (60 in più al confronto con il terzo trimestre 2021), l’estate ha chiuso con +65 unità (1.331 aperture e 1.266 chiusure dall’inizio del 2022). Ciò ha consentito di registrare, come nel 2021, ancora un saldo positivo tra iscrizioni e cancellazioni, portando lo stock delle imprese ad un valore pari a 32.985 unità, consistenza che risente però delle cosiddette cancellazioni d’ufficio, cioè le verifiche d’ufficio portate avanti dal Registro delle imprese che hanno identificato più di 1.600 aziende non più operative.

Nonostante la crisi pandemica – ha sottolineato Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio - le nostre imprese hanno mostrato di essere sane e di sapere reagire, ma crisi energetica e inflazione rischiano di bloccare la ripresa. La sfida adesso è realizzare tutti insieme un progetto comune: dotare il territorio ferrarese di una strategia di riposizionamento capace di rimettere a sistema e valorizzare le forze della provincia, attraverso le quali compensare le debolezze e ritrovare lo slancio in quel fermento imprenditoriale che ha fatto le fortune delle nostre comunità”.

Le Forme Giuridiche

Quasi i tre quarti del saldo trimestrale sono da attribuire alle imprese costituite in forma di società di capitali (+48 unità, corrispondenti ad un tasso di crescita nel periodo dello 0,68%, in lieve riduzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), mentre la restante parte è da attribuire sostanzialmente alle imprese individuali, aumentate di 23 unità (+0,12%). Unica forma giuridica che registra ancora un piccolo calo è quella delle società di persone (-8 unità).

Il Bilancio dei Settori

La crescita del trimestre - pur se più contenuta rispetto allo scorso anno – è ancora diffusa in molti comparti: il superbonus, come del resto si è verificato per i trimestri precedenti, stimola la nascita di imprese edili (+23 tra luglio e settembre e una velocità relativa dello 0,50%). Le risorse per il risparmio energetico e la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare sembrano influenzare ancora positivamente il settore. Il secondo miglior saldo è ottenuto dal settore primario agricoltura, silvicoltura pesca, (+21 unità, +0,29%), grazie al contributo delle attività ittiche. Tra i settori, a spiccare per dinamismo nel trimestre estivo soprattutto in termini relativi, c’è la logistica che segna un tasso di crescita sopra la soglia dell’1%, ma con solo 9 unità in più e il settore comunque collegato al comparto edile delle attività immobiliari (+8 unità per una crescita relativa dello 0,43%). Sempre solo per il tasso percentuale da segnalare anche l’aumento delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+0,84% corrispondente ad un saldo di 5 imprese in più).

Calano invece nel trimestre i settori del commercio, istruzione, attività di servizi finanziari-assicurativi, altri servizi alla persona e il comparto alloggio-ristorazione.

Tabelle e grafici »

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