Comunicato Stampa n. 4 - 18 gennaio 2022
Govoni: “Se integrati nella strategia aziendale, Brevetti e Marchi possono essere usati per rafforzare fattori competitivi legati alla qualità e all’innovazione, per ampliare le capacità di scambio economico, commerciale e finanziario, ed anche per tutelare, da imitazione e contraffazione, il valore economico che le imprese creano”. CAMERA DI COMMERCIO, IL COVID NON FERMA LA FERRARA CHE INVENTA: BREVETTI IN CRESCITA SU ROBOT, BIOTECH, AGRICOLTURA E MANIFATTURA AVANZATA. 20 le domande pubblicate dall’European Patent Office (EPO) nel 2020, in piena pandemia
E’ ancora presto per capire cosa sia successo con la pandemia, ma un fatto fa ben sperare anche riguardo al rilancio dell’economia ferrarese: le imprese innovative, quella che fanno ricerca e producono brevetti a livello europeo, stanno crescendo. Sono 20 le domande di brevetto ferraresi pubblicate dall’European Patent Office (EPO) nel 2020, secondo l’analisi effettuata dalla Camera di commercio, il 5% in più dell’anno precedente. Dal 2016 le invenzioni nate nella nostra provincia e protette a livello europeo sono state 73 e si devono, in particolare, al sistema delle imprese.
Agricoltura, automotive, biotech, materiali avanzati, nano e micro–elettronica, nanotecnologie e manifattura avanzata, quella, cioè, che si riferisce all’automazione e ai robot, sono gli ambiti più diffusi in cui la creatività ferrarese ha chiesto – e ottenuto – la tutela delle proprie produzioni in Europa attraverso la registrazione del marchio comunitario. Alla manifattura avanzata, in particolare quella dell'Alto ferrarese, è riconducibile oltre il 70% delle tecnologie abilitanti (le cosiddette KET), che rappresentano più del 20% dei brevetti pubblicati.
“I brevetti, se integrati nella strategia aziendale, possono essere usati per rafforzare fattori competitivi legati alla qualità e all’innovazione, per ampliare le capacità di scambio economico, commerciale e finanziario, ed anche per tutelare, da imitazione e contraffazione, il valore economico che le imprese creano. Sono, insomma, strumenti di lavoro indispensabili per le imprese per competere sul mercato”. Così Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio, che ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è anche quello di offrire alle istituzioni, alle stesse imprese e all’opinione pubblica strumenti più efficaci di analisi delle strategie di innovazione tecnologica e di differenziazione del prodotto praticate dalle aziende. Un know how che può rivelarsi prezioso per aiutare soprattutto quelle piccole e piccolissime imprese, che costituiscono la spina dorsale della nostra provincia, a fare un salto di qualità recuperando competitività sui mercati globali”.
Il brevetto, lo ricordiamo, è un titolo giuridico in forza del quale al titolare viene conferito un diritto esclusivo di sfruttamento dell'invenzione, in un territorio e per un periodo ben determinati, e che consente di impedire ad altri di produrre, vendere o utilizzare l'invenzione senza autorizzazione. Per invenzione si intende, invece, una soluzione nuova e originale a un problema tecnico.
Valorizzare e proteggere gli strumenti di proprietà industriale, imparare ad integrarli nelle proprie strategie e trarne vantaggio in termini economici, commerciali e di sviluppo diventano, dunque, per le imprese elementi cardine per crescere ed espandersi sui mercati. Sempre più decisivo, infatti, è il ruolo di marchi e brevetti ma anche del design (cosi come dei nomi a dominio su Internet e del know-how interno alle ditte), troppo spesso sottovalutati nell’industria e nel commercio, anche ferrarese. Eppure tali diritti hanno un valore enorme, in quanto rappresentano l’innovazione codificata e trasferibile nel mercato.
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