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Comunicato Stampa n. 34 - 23 settembre 2022

— archiviato sotto:
ultima modifica 23/09/2022 10:01

Govoni: “Contiamo, nel giro di un anno e mezzo, di poter contribuire a ridurre del 10% le procedure concorsuali presentate tra il 2020 e il 2021”. CAMERA DI COMMERCIO: DEPOSITATE LE PRIME DOMANDE PER LA COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLE CRISI D’IMPRESA. Oltre alla gestione della piattaforma informatica, l’Ente di Largo Castello nomina gli esperti chiamati a supportare l’imprenditore a ristrutturare l’azienda e a redigere il piano di risanamento

 

Depositate le prime domande in Camera di commercio per la composizione negoziata della crisi d'impresa attraverso la piattaforma telematica nazionale del sistema camerale. Perno fondamentale del nuovo istituto divenuto legge ad ottobre dello scorso anno, è il sito www.composizionenegoziata.camcom.it che costituisce il punto di riferimento su cui viaggia in automatico l’intera procedura volontaria finalizzata a recuperare e a riportare “in bonis” tutte le aziende, dalle commerciali alle agricole, che, pur se strutturalmente sane, versano in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico/finanziario.

La piattaforma camerale è composta da due aree, una pubblica di tipo informativo e l’altra “riservata” alle istanze formali, che guidano, passo dopo passo, l’imprenditore nel percorso individuato dalle misure attuative messe a punto dal ministero della Giustizia, per cercare di raggiungere, se ne esistono le condizioni, il punto di equilibrio migliore tra le diverse esigenze dei creditori e del debitore. L’accesso alla sezione pubblica permette all’imprenditore di svolgere il test facoltativo sulla perseguibilità – o meno - del possibile risanamento aziendale e di ottenere tutti gli altri elementi informativi relativi al nuovo strumento stragiudiziale. Attraverso l’area riservata, invece, l’impresa può presentare l’istanza, farsi assistere da un esperto e continuare l’iter mantenendo intatta, seguendo alcune specifiche regole, la continuità aziendale.

Permettere alle imprese di riconoscere i segnali di crisi prima che si arrivi all’insolvenza, è fondamentale sia per le aziende interessate, ma anche per i creditori e l’indotto”. Così Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio, che ha aggiunto: “Attraverso questo strumento, che offre agli imprenditori la possibilità di avvalersi della collaborazione di un esperto per ristrutturare l’azienda e redigere un piano di risanamento, contiamo, nel giro di un anno e mezzo, di poter contribuire a ridurre del 10% le procedure concorsuali presentate tra il 2020 e il 2021. La Camera di commercio – ha concluso Govoniè stata pioniere della digitalizzazione, e l’implementazione dell’utilizzo di questa piattaforma è il segno della nostra determinazione ad innovare, in collaborazione con le associazioni di categoria, gli strumenti con i quali aiutare le imprese a dialogare ed utilizzare una pubblica amministrazione più moderna, più attenta e utile ai bisogni degli imprenditori.”

Oltre alla gestione della piattaforma, alle Camere di commercio spetta anche la tenuta degli elenchi regionali degli esperti, la nomina diretta degli esperti per le imprese di dimensioni più piccole (quelle che hanno un attivo patrimoniale inferiore a 300mila euro, ricavi lordi sotto i 200mila euro e debiti inferiori a 500mila euro) ospitando le commissioni regionali cui spetterà, invece, l’onere di scegliere il miglior esperto per le imprese di dimensione maggiore. E’ proprio l’assegnazione dell’esperto, infatti, uno dei punti cardine per la riuscita di questo processo: a lui è assegnato il compito di assistere l’imprenditore nel percorso di risanamento ed a lui sta gran parte del successo della procedura, sulla base delle competenze specifiche, dell’esperienza ricoperta e della capacità di mediazione da cui dipendono il successo del procedimento.

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