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Comunicato Stampa n. 49 - 9 dicembre 2021

ultima modifica 09/12/2021 09:43

Govoni: “I progetti migliori riceveranno dalla Camera di commercio apposite risorse, che saranno però solo l’inizio di un percorso “assistito” che, con il supporto delle associazioni di categoria, aiuterà i neo-imprenditori a crescere e a realizzare la loro idea di impresa” CAMERA DI COMMERCIO: PRESTO IL BANDO PER LA NASCITA E LO SVILUPPO DI NUOVE IMPRESE. Contributi a fondo perduto per programmi di investimento e di crescita dell’attività aziendale. Tra luglio e settembre di quest’anno sono nate nella nostra provincia 335 imprese, di cui il 30% guidate da giovani sotto i 35 anni. Innovazione ma anche riscoperta e valorizzazione delle tradizioni guidano le scelte dei neo imprenditori ferraresi

Prosegue il sostegno della Camera di commercio al fianco degli imprenditori ferraresi. Sarà presto operativo, infatti, il bando dell’Ente di Largo Castello per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. Premiare le idee migliori e garantire alle aspiranti imprenditrici e agli aspiranti imprenditori il sostegno tecnico, formativo e finanziario per mettersi in affari: questa l’idea-guida della nuova misura promossa dalla Camera di commercio con il supporto delle associazioni imprenditoriali del territorio. L’iniziativa, rivolta a tutti i settori dell’economia ferrarese, fa parte di un più ampio progetto di sostegno all’imprenditorialità che prevede un “pacchetto” di azioni nel campo della formazione, del credito, della innovazione e della internazionalizzazione. Non mancherà, inoltre, un lavoro di analisi e di sperimentazione per attività di spin-off, così come l’ulteriore valorizzazione dei punti di assistenza distribuiti sul territorio presso le associazioni di categoria per ottenere informazioni e test di auto-valutazione, accessibili comunque anche via internet.

I progetti migliori riceveranno dalla Camera di commercio apposite risorse, che saranno però solo l’inizio di un percorso “assistito” che supporterà i neo-imprenditori a crescere e a realizzare i loro progetti. Tra le spese ammesse, quelle sostenute per parcelle notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa, la redazione del progetto d’impresa, la consulenza specialistica nelle aree del marketing, della logistica, della produzione, del personale, dell’organizzazione, dei sistemi informativi, economico-finanziaria e della contrattualistica, le analisi di mercato, l'implementazione del sito Internet aziendale, il deposito di Marchi e Brevetti e l'installazione di sistemi di video sorveglianza.

Tra luglio e settembre di quest’anno - ha sottolineato Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio – sono nate nella nostra provincia 335 imprese, di cui il 30% guidate da giovani sotto i 35 anni. E' su questi atti di intraprendenza che dobbiamo puntare, è dalle imprese che occorre ripartire, ma è necessario che questa naturale vocazione all'imprenditorialità venga ora accompagnata da un quadro di politiche economiche che faccia perno sul patrimonio manifatturiero, turistico, enogastronomico, culturale, ambientale di cui disponiamo. E' questo, infatti, il “vero” tesoro italiano da valorizzare per imboccare la strada della ripresa”.

Uomo, diplomato, fra i 35 ed i 45 anni, spinto dal desiderio di realizzazione personale e dalla ricerca del successo. Questo l’identikit del neo imprenditore ferrarese nel periodo della pandemia delineato dalla Camera di commercio. La maggior parte delle nuove imprese – spiega l'Ente di Largo Castello - non ha avuto bisogno di grandi risorse: 3 imprenditori su 4 sono partiti investendo meno di 10.000 euro per la loro start up mentre le maggiori difficoltà sono derivate dalla crisi o da difficoltose procedure amministrative. A fondare una nuova impresa, dunque, sono stati prevalentemente uomini, con un diploma o una laurea in tasca. Il 45% ha tra i 36 e i 50 anni, ma più del 30% ha meno di 35 anni. Ma per quanto armati di grandi speranze, spirito di iniziativa e fiducia nelle proprie capacità, l'avvio dell'impresa è stato difficoltoso in 7 casi su 10. Seppur in lieve miglioramento, la pandemia continua a essere percepita come il freno più incisivo alla propria idea di impresa, seguita da burocrazia e costi delle materie prime.

Innovazione ma anche riscoperta e valorizzazione delle tradizioni guidano le scelte dei neo imprenditori ferraresi. Se il digitale, infatti, è certamente il futuro delle economie avanzate, la ricchezza e la varietà delle produzioni agricole e agroalimentari sono una peculiarità della provincia di Ferrara, che chi decide di avviare un’impresa sta evidentemente riscoprendo. “E questo - ha concluso Govoni - avrà effetti positivi sotto molti punti di vista, non ultimo quello della cura e della tutela del territorio”.

 

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