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Comunicato Stampa n. 41 - 30 settembre 2021

— archiviato sotto:
ultima modifica 30/09/2021 08:55

Govoni: “Assicuriamo le risorse necessarie a chi – soprattutto giovani – non ha mollato ma, anzi, si è rinnovato, ha introdotto tecnologie nuove, ha investito per sostenere la propria presenza sul mercato” COVID-19: LA CAMERA DI COMMERCIO RIFINANZIERA’ TUTTE LE DOMANDE DI CONTRIBUTO PER LO SVILUPPO DI SOLUZIONI DIGITALI IN RISPOSTA ALL’EMERGENZA SANITARIA ED ECONOMICA. INVESTIMENTI PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO. Sviluppo di piattaforme per l’e-commerce, smart working e soluzioni tecnologiche digitali di filiera le voci più gettonate. Un ferrarese su due padroneggia gli strumenti di base di Internet. Il 15,1% dei progetti riguarda imprese femminili

 

Assicuriamo le risorse necessarie a chi – soprattutto giovani – non ha mollato ma, anzi, si è rinnovato, ha introdotto tecnologie nuove, ha investito per sostenere la propria presenza sul mercato. Grazie alle imprese, che hanno accolto il nostro invito ad investire nella transizione digitale, e un vivo apprezzamento agli Organi di informazione locali per la puntuale e preziosa attenzione riservata in queste settimane all’iniziativa”. Così Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio di Ferrara all’indomani della decisione assunta dall’Ente di Largo Castello, in piena condivisione con le associazioni di categoria, di rifinanziare le oltre 130 domande di contributo presentate, in una sola settimana, dalle imprese ferraresi per lo sviluppo di soluzioni digitali in risposta all’emergenza sanitaria ed economica dovuta all’epidemia da Covid-19.

Sviluppo di piattaforme per l’e-commerce, smart working e soluzioni tecnologiche digitali di filiera le voci più gettonate dagli imprenditori, che hanno messo in cantiere investimenti per oltre 1 milione di euro. Ma – sottolinea la Camera di commercio - la ricaduta è doppia: in oltre il 69% dei casi, infatti, la consulenza è stata fornita da imprese del territorio, da quel terziario innovativo sempre più di supporto, in particolare, al comparto manifatturiero dell’Alto ferrarese. Altrettanta attenzione è stata rivolta anche a progetti per lo sviluppo di modelli produttivi green driven, orientati alla qualità e alla sostenibilità tramite prodotti e servizi con minori impatti ambientali e sociali.

L’indagine della Camera di commercio. Un ferrarese su due padroneggia gli strumenti di base di Internet, quasi 3 su 10 possono definirsi coach ma solo il 3,5% è leader e vanta competenze digitali avanzate. È quanto emerge dai dati di Digital Skill Voyager, il nuovo strumento per la valutazione delle competenze digitali offerto dai PID (Punti Impresa Digitale) delle Camere di commercio.

Qualche competenza in più - prosegue l’Ente di Largo Castello - sembrano averla i laureati che, in 4 casi su 10, rientrano nelle categorie dei coach digitali o degli e-leader a fronte del 21% dei diplomati. Certo è che anche tra quanti posseggono un titolo di studio elevato o addirittura un post-laurea i neofiti e gli allievi digitali sono ancora oltre la metà. Se oltre il 50% degli impiegati, che rappresentano il gruppo più cospicuo di persone che si sono cimentate con il Digital Skill Voyager, è solo “allievo” digitale, oltre un terzo vanta competenze di medio-alto livello. I manager (che sono poco meno del 9% dei partecipanti al test) mostrano una preparazione più avanzata, con il 41% che raggiunge i livelli di coach e e-leader. Peggiore il posizionamento degli imprenditori: più del 70% è alle prime armi con Internet e poco più del 20% ha abilità superiori.

Digital Skill Voyager è un test online, accessibile dal portale www.dskill.eu, impostato con le tecniche della gamification. Il viaggio che l’utente si trova ad affrontare nel tempo è composto da cinque tappe: Era Preistorica: Digitalizzazione di base. Era antica: Comunicazione e condivisione. Era medioevale: Pensiero computazionale e Coding. Era moderna: Tecnologie digitali e le loro applicazioni. Era futura: Innovazione e Sostenibilità. Alla fine del percorso, in base alle risposte fornite, si ottiene una valutazione che consente di scoprire in quale area si è collocati: neofita digitale, allievo digitale, coach digitale oppure un digital-leader.

L’Italiaha concluso Govoni - sta affrontando a grande velocità la transizione digitale. Per portarla a pieno compimento, però, non bastano le tecnologie, serve il capitale umano che sappia utilizzarle, arricchendo ed innovando il proprio lavoro quotidiano. Occorre lavorare ancora di più, quindi, sulle competenze dei singoli cittadini e delle imprese, ambito prioritario di intervento della nostra Camera di commercio”.


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