Comunicato Stampa n. 49 - 12 novembre 2020
Dall’Ente di Largo Castello un forte GRAZIE ai Sindaci e agli Assessori del territorio che, ancora una volta, hanno riposto fiducia nel lavoro della Camera di commercio - COVID-19, CAMERA DI COMMERCIO: RISORSE ESAURITE PER IL BANDO RIPARTENZA IN SICUREZZA - INVESTIMENTI PER OLTRE 1 MILIONE E MEZZO DI EURO - TURISMO E SERVIZI (39%), ARTIGIANATO (28%), COMMERCIO (22%), INDUSTRIA (10%) E AGRICOLTURA (3%) I SETTORI PIU’ COINVOLTI - Il 28,3% delle domande riguarda investimenti in prodotti e tecnologie green
246 le domande presentate ed ammesse a contributo - in poco più di due settimane - per il Bando a sostegno della ripartenza in sicurezza delle imprese, promosso dalla Camera di commercio con la collaborazione di tutti i Comuni del territorio e le associazioni di categoria in risposta all’emergenza sanitaria ed economica dovuta all’epidemia da Covid-19. Una partecipazione straordinaria, che dimostra la volontà degli imprenditori ferraresi di non mollare ma, anzi, di rinnovarsi, di introdurre tecnologie nuove, di investire per sostenere la propria presenza sul mercato.
Incentivi per l’igienizzazione e la sanificazione degli ambienti; acquisto di dispositivi di protezione individuale e per la misurazione della temperatura corporea, studi, consulenze e servizi finalizzati a ripensare l’organizzazione degli spazi e i processi di lavoro, formazione del personale: queste le voci più gradite dagli imprenditori ferraresi, che hanno ricevuto un contributo medio a fondo perduto di oltre 5.000 euro. La disponibilità dei Sindaci a cofinanziare l’intervento e, dunque, ad incrementare le risorse stanziate dalla Camera di commercio, ha favorito una addizionalità delle risorse ed un più ambio numero di imprese beneficiarie. Turismo e Servizi (37%), Artigianato (28%), Commercio (22%), Industria (10%) e Agricoltura (3%) i settori più coinvolti.
Il 28,3% delle domande riguarda investimenti in prodotti e tecnologie green per affrontare il futuro. Molte delle imprese ferraresi, nonostante la crisi prodotta dal Covid-19, non rinunciano a innovare e a scommettere sulla sostenibilità ambientale, anzi, alcune hanno deciso di alzare la posta per essere ancora più competitive e resilienti. Dal Rapporto della Camera di commercio sul bando appena concluso, emergono quattro elementi fondamentali:
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la transizione transizione verde è un percorso su cui le imprese ferraresi si sono già avviate: un quarto di esse, malgrado le avversità di questo periodo, intende investire nella sostenibilità anche nel prossimo triennio;
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le imprese della greeneconomy sono più resilienti: nel 2020 registreranno perdite di fatturato inferiori alle altre, sono ottimiste più delle altre e ritengono di recuperare entro 1-2 anni i livelli di attività;
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innovano di più, investono maggiormente in Ricerca e Sviluppo, utilizzano di più le tecnologie e le competenze 4.0;
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sono prevalentemente guidate da giovani under 35.
Dall’Ente di Largo Castello non solo risorse economiche. Dopo aver investito più di due milioni di euro, dal periodo di lockdown alla ripartenza, per venire incontro al grave deficit di liquidità delle imprese, prosegue l’aiuto della Camera di commercio a consumatori e piccoli imprenditori alle prese con la rinegoziazione dei propri debiti, che possono dunque rivolgersi, nel caso si trovino ad avere un eccesso di debiti per esempio con le banche o con il fisco, all’Ente di Largo Castello (accreditato, lo ricordiamo, dal Ministero della Giustizia) e proporre ai creditori un accordo di ristrutturazione dei debiti con un piano di rientro che cadenzi secondo le reali possibilità del soggetti, la restituzione almeno di una parte del dovuto. E continua il lavoro anche sul nuovo codice della crisi e dell’insolvenza, pensato in un contesto completamente diverso da quello attuale, ma che rappresenta ancora un validissimo strumento di grande aiuto per evitare il ricorso al fallimento ed alle procedure concorsuali per migliaia di imprese. Anzi – sottolinea la Camera di commercio - soprattutto in questo momento in cui le difficoltà economiche e finanziarie delle imprese si stanno rivelando ancora più significative, un percorso di analisi e di attenta esame della solidità finanziaria ed economica delle nostre aziende, può evitare un “effetto domino” estremamente pericoloso per tutto l’indotto della nostra economia.
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