Comunicato Stampa n. 42 - 29 settembre 2020
Camera di commercio, Comuni e Organizzazioni imprenditoriali insieme per sostenere la ripartenza in sicurezza delle imprese ferraresi - HA APERTO LUNEDI’ 28 SETTEMBRE IL NUOVO BANDO PER L’ACQUISTO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, LA FORMAZIONE DEL PERSONALE, LA CONNETTIVITÀ PER LA BANDA LARGA - Aiuti per 700mila euro. In soli due giorni sono più di 250 le imprese che hanno già presentato domanda sulla nuova misura promossa dall’Ente di Largo Castello
In soli due giorni sono più di 250 le imprese della provincia che hanno già presentato domanda per accedere ai contributi del nuovo Bando a sostegno della ripartenza in sicurezza, promosso dall’Ente di Largo Castello con la collaborazione di tutti i Comuni del territorio e le associazioni di categoria.
Incentivi per l’igienizzazione e la sanificazione degli ambienti; l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e per la misurazione della temperatura corporea; per studi, consulenze e servizi finalizzati a ripensare l’organizzazione degli spazi e i processi di lavoro; la formazione del personale e l’adozione della connettività per la banda larga. Queste alcune delle spese coperte dal Bando, che ha aperto i battenti due giorni fa per chiudersi, salvo che le risorse non terminino prima, il 23 ottobre prossimo. Il contributo, assegnato a fondo perduto nella misura del 50% delle spese sostenute, potrà raggiungere i 5.000 euro ad impresa. La disponibilità dei Sindaci a cofinanziare l’intervento e, dunque, ad incrementare le risorse stanziate dalla Camera di commercio, consentirà di favorire una addizionalità delle risorse ed un più ambio numero di imprese beneficiarie.
Camera di commercio quindi pienamente operativa e al servizio del territorio, nonostante l’articolo 61 del DL Agosto abbia paradossalmente sancito, dal 14 settembre scorso, il commissariamento dei suoi Organi solo perché la provincia di Ferrara conta meno di 75.000 imprese iscritte. Servizi a regime e in presenza e mai sospesi nemmeno durante il periodo di lockdown per tutti quegli imprenditori che, in particolare nell’attuale fase di emergenza sanitaria ed economica, necessitano di assistenza e di un primo orientamento per ripartire e consolidare le proprie attività, in Italia e sui mercati internazionali.
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Quasi 6 imprese ferraresi su 10 prevedono di avere problemi di liquidità nei prossimi mesi. La crisi di domanda che si è innescata con la pandemia Covid-19 e il clima di incertezza sui tempi del recupero, legato anche alle diffuse criticità sui mercati globali, fanno temere, infatti, a molte imprese della nostra provincia di non poter generare i flussi di cassa necessari a garantire l’ordinaria operatività aziendale. E’ quanto risulta da un approfondimento condotto dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara su dati Unioncamere per valutare le prospettive occupazionali a seguito dell’emergenza Coronavirus.
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Le imprese che si sono presentate di fronte allo shock generato dalla pandemia operando stabilmente sui mercati internazionali e quelle con strategie avanzate e integrate di digitalizzazione mostrano una solidità finanziaria relativamente maggiore. Al contrario – fa sapere la Camera di commercio - soffrono maggiormente le micro imprese (1-9 dipendenti), per le quali raggiunge circa il 60% la quota di quante segnalano un insufficiente livello di liquidità. La ristorazione e i servizi legati alla filiera del turismo rappresentano il settore più colpito dagli effetti della carenza di liquidità, dal momento che segmenti importanti del comparto, come quello legato alle presenze straniere nelle città d’arte, hanno ripreso solo molto marginalmente.
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