Comunicato Stampa n. 29 - 23 giugno 2020
Govoni: “Senza lavoro le imprese non potranno ripagare i prestiti” - SETTORE DELLE COSTRUZIONI: NEL 2020 -14% DEL FATTURATO, EQUIVALENTE A MANCATE ENTRATE PER QUASI 160 MILIONI DI EURO - 9,9% il valore aggiunto prodotto dal comparto, con un calo stimato dell’occupazione del -0,5% - Per tornare ai livelli toccati nel 2019, occorrerà aspettare il 2026
“Occorre subito rilanciare le costruzioni con un Piano di manutenzione e di messa in sicurezza del Paese”. Così il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni, che avverte: “Senza lavoro le imprese non potranno ripagare i prestiti, non è giusto che il costo della pandemia si trasformi solo in debito per gli imprenditori”.
La pandemia ha chiuso l’85% dei cantieri, interrompendo bruscamente il percorso di crescita del settore delle costruzioni ferraresi. Se nel 2019 il comparto edile incideva per il 3,9% sul valore aggiunto complessivo della provincia (+4,9% rispetto al 2018), con un incremento dell’occupazione (misurata in termini di unità di lavoro) pari a +8%, per il 2020 l’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio prevede una flessione in termini di fatturato del 14%, equivalente a mancate entrate per quasi 160 milioni di euro. La forte frenata la si riscontra anche dal dato del valore aggiunto: secondo le previsioni Prometeia – fa Unioncamere Emilia-Romagna su dati Prometeia - il settore registrerà una flessione del 9,9%, superiore al -6,4% stimato per il totale del valore aggiunto provinciale. In calo, anche se con decrementi più contenuti, l’occupazione: -0,5%. Il 2021, per il comparto, dovrebbe segnare una ripresa (+3,5%) e dell’occupazione (+2%), tuttavia, per tornare ai livelli di valore aggiunto toccati nel 2019, occorrerà aspettare il 2026.
“Sono stati per primi gli imprenditori – ha proseguito il presidente della Camera di commercio - a chiedere di sospendere i lavori per mettere in sicurezza i cantieri. Ora, dopo aver sottoscritto due protocolli sulla sicurezza firmati prima con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti poi con le associazioni datoriali e con le organizzazioni sindacali, le imprese sono in grado di lavorare. Ma occorre fare in fretta e varare subito misure per accelerare la spesa delle risorse per infrastrutture e città. Bisogna rimettere in moto la lunga filiera delle costruzioni che con l’indotto rappresenta oltre il 22% del Pil nazionale”.
Variazione prevista 2020 rispetto al 2019 per il fatturato delle imprese edili a Ferrara
Variazione prevista 2020 rispetto al 2019 per il fatturato delle imprese edili a Ferrara
Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna
Scenari previsionali per il settore delle costruzioni a Ferrara
Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna su dati Prometeia | ||||||||||||||||||||||
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Sono già operativi, intanto, i 600mila euro stanziati dalla Camera di commercio per il consolidamento a medio e lungo termine dei debiti, finanziamenti per il circolante e la gestione del magazzino. Destinatari del credito sono le imprese di tutti i settori produttivi, che hanno un’unità locale e/o sede legale nella nostra provincia. Il finanziamento massimo di liquidità è di 150 mila euro e l’Ente di Largo Castello interviene, per il tramite dei Confidi, fino a un massimo di 15.000 euro a copertura di una quota o dell’intero valore degli interessi pagati dall’impresa per finanziamenti finalizzati a esigenze di liquidità, consolidamento delle passività a breve e investimenti produttivi.
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