Comunicato Stampa n. 15 - 26 marzo 2020
Govoni: “Il singolo imprenditore potrà dichiarare di non aver potuto assolvere nei tempi agli obblighi contrattuali precedentemente assunti per motivi imprevedibili e indipendenti dalla volontà e dalla capacità aziendale” - COVID19: PRONTA L’ATTESTAZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PER EVITARE L’APPLICAZIONE DI PENALI PER I RITARDI NELL’ADEMPIMENTO DEI CONTRATTI COMMERCIALI INTERNAZIONALI - Disponibile, a breve, sul sito www.fe.camcom.it lo schema di dichiarazione
Una attestazione, in inglese, della Camera di commercio per invocare le condizioni di forza maggiore derivanti dall’attuale fase di emergenza sanitaria da COVID-19 ed evitare così la risoluzione dei contratti di fornitura in essere con l’estero, con pagamento di penali e mancato rientro dai costi delle commesse già sostenuti.
Su richiesta dell’impresa, dunque, la Camera di commercio rilascerà, nell’ambito dei poteri che la legge le riconosce, un’apposita dichiarazione con la quale il singolo imprenditore potrà attestare di non aver potuto assolvere nei tempi agli obblighi contrattuali precedentemente assunti per motivi imprevedibili e indipendenti dalla volontà e dalla capacità aziendale.
“La diffusione del Covid19 e le misure di urgenza adottate per contenerla – ha evidenziato il presidente della Camera di commercio - stanno incidendo sull’esecuzione anche dei contratti commerciali internazionali, ritardandone ovvero impedendone l’adempimento. Tali ritardi e inadempimenti, poi, si riflettono a loro volta su altri contratti, creando difficoltà operative e legali lungo tutte le filiere produttive. Al fine di sostenere le imprese che non riescono ad eseguire nei tempi le prestazioni contrattuali a causa dell'emergenza in corso – ha concluso il presidente Govoni – la Camera di commercio è a disposizione delle imprese per facilitare la prova della causa di forza maggiore ed evitare l’applicazione di eventuali penali per i ritardi nell’adempimento”.
Disponibile, a breve, sul sito della Camera di commercio www.fe.camcom.it lo schema di dichiarazione in lingua inglese da utilizzare in caso di necessità.
Ma che cosa accadrà davvero all’export ferrarese? In un quadro incerto e in piena evoluzione - fa sapere l’Ufficio Studi dell’Ente di Largo Castello - i conti andranno certamente rifatti. Stando agli scenari previsionali Istat l’elasticità dell’export provinciale era stimata pari a uno rispetto all’andamento del commercio mondiale. E le ipotesi che reggevano le proiezioni di Bankitalia di gennaio davano una domanda estera ponderata in crescita del 2,3% l’anno. Ma negli ultimi due mesi il Covid-19 s’è diffuso con una velocità imprevista rimettendo tutto in discussione. Anche per questo la Camera di commercio, in collaborazione con le associazioni di categoria, sta già rivedendo i propri servizi di primo orientamento alle imprese per Conoscere nuovi mercati in termini di opportunità, dinamiche e potenziali controparti estere, e per Crescere, avviare e sostenere la presenza e il consolidamento nei mercati esteri, anche attraverso statistiche personalizzate, informazioni doganali, fiscali legali e valutarie, assistenza nella soluzione di controversie o per la partecipazione a gare internazionali.
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