Comunicato Stampa n.11 - 10 marzo 2020
Govoni: “Fondamentale la sospensione delle rate di mutui e finanziamenti per far fronte alla pesante crisi di liquidità che sta investendo un numero elevatissimo di imprese, ma è evidente che la brusca frenata richiederà ulteriori e più incisivi interventi” - ABI (ASSOCIAZIONE DELLE BANCHE ITALIANE) ED ASSOCIAZIONI D’IMPRESA AGGIORNANO E RAFFORZANO LE MORATORIE - Viene estesa ai prestiti al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiedere la sospensione o l’allungamento
Viene estesa ai prestiti al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiedere la sospensione o l’allungamento. La moratoria è riferita ai finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19”. La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti potrà essere chiesta fino a un anno e sarà applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie e alle operazioni di leasing. In questo secondo caso, la sospensione riguarderà la quota capitale implicita dei canoni di leasing. Per le operazioni di allungamento, è invece previsto che l’estensione della durata del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento.
Questi i principali contenuti dell’Accordo, operativo dal 7 marzo scorso, tra ABI (l’associazione cui aderiscono Banche che rappresentano il 90% in termini di totale dell’attivo con una presenza in tutte le parti d’Italia) e le Organizzazioni di rappresentanza delle imprese. L’accordo prevede, inoltre, massima tempestività nella risposta da parte delle Banche ed accelerazione delle procedure di istruttoria.
“La priorità è la salute pubblica, ma è urgente intervenire per contenere i danni immediati sull’economia: l’emergenza ha prodotto effetti diffusi e pesanti su interi settori e filiere. Fondamentale la sospensione delle rate di mutui e finanziamenti per far fronte alla pesante crisi di liquidità che sta investendo un numero elevatissimo di imprese, ma è evidente che la brusca frenata richiederà ulteriori e più incisivi interventi”. Così Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara, che ha aggiunto: “Occorre estendere l’indennizzo a tutti i lavoratori autonomi e professionisti sull’intero territorio nazionale ed assicurare la massima inclusività al sistema degli ammortizzatori sociali. Determinante anche prevedere – ha proseguito il presidente della Camera di commercio - misure che consentano di recuperare il più rapidamente possibile condizioni di sviluppo stabile: la ripresa può essere sostenuta anche attraverso una forte iniezione di risorse pubbliche, spesso già disponibili. Oltre a garantire l’avvio rapido e generalizzato dei cantieri già programmati, occorre accelerare il lavoro di ridefinizione delle norme del Codice dei Contratti pubblici e agevolare i pagamenti della Pubblica amministrazione”.
Al fine di favorire la realizzazione delle operazioni di sospensione o allungamento delle scadenze dei finanziamenti, ABI ed Associazioni di categoria sono, inoltre, al lavoro per promuovere, presso le competenti Autorità europee e nazionali, una modifica delle attuali disposizioni di vigilanza riguardo le misure di tolleranza (c.d. forbearance), necessaria in una situazione emergenziale, come quella attuale. Tra le richieste avanzate quella di adottare una misura comune al fine di sterilizzare la richiesta di valutazione del rating delle imprese colpite dalla crisi, così come oggi prevede la normativa a livello europeo. Oggi infatti – sottolinea la Camera di commercio - le banche hanno l’obbligo di segnalare all’Istituto di Vigilanza le moratorie concesse e questo influisce negativamente sul rating aziendale, creando così i presupposti per aumentare la difficoltà di accesso al credito in correlazione a possibili, future, altre richieste di finanziamento da parte dell’impresa, cui la moratoria è stata concessa per cause di forza maggiore e per volontà della stessa banca, non per obiettive difficoltà economico-finanziarie aziendali.
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Le anticipazioni sul credito dell’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio
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