Comunicato Stampa n. 51 - 19 dicembre 2018
Govoni: “La nostra idea di Camera è quella che legge il contesto per cogliere le sfide e i nuovi spazi di geografia economica, che intende intercettare le esigenze delle imprese e rispondere alle loro aspettative, con uno sguardo particolare alle future generazioni” - 2019: DALLA CAMERA DI COMMERCIO PRONTI SUBITO 1MILIONE E 400MILA EURO - 7 MILIONI E 300 MILA GLI EURO EROGATI ALLE IMPRESE DALL’ENTE DI LARGO CASTELLO TRA IL 2014 E IL 2018
• 4 milioni di euro (al netto degli immobili) il valore delle partecipazioni detenute (tra cui l‘Aeroporto Marconi, il Porto di Ravenna e FerraraFiere)
• 25 i giorni medi per il pagamento dei fornitori
• 2,6 giorni (a fronte dei 5 previsti dalla legge) i tempi medi evasione delle pratiche del Registro imprese
Digitale, start-up, orientamento e supporto all’incontro fra domanda e offerta di lavoro, valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale, assistenza alle piccole e medie imprese per la partecipazione alle gare pubbliche, qualità e innovazione, reti e filiere, internazionalizzazione, trasmissione di impresa, lotta alla burocrazia e all’illegalità, sostegno all’occupazione, gestione preventiva delle crisi di impresa, un rapporto nuovo con la finanza e due piani straordinari a supporto del manifatturiero e del commercio: queste le priorità approvate all'unanimità dal Consiglio della Camera di commercio di Ferrara martedì mattina (18 dicembre).
“Abbiamo fronteggiato in questi anni – ha sottolineato il presidente, Paolo Govoni - la contingenza, lavorando giorno dopo giorno per sostenere chi con forza, intraprendenza e passione cerca di affermare la propria realizzazione con azioni che portano innovazione economica, culturale, tecnologica. Abbiamo affiancato il popolo delle nostre imprese nel suo sforzo di resistenza e di crescita con azioni a sostegno del sistema economico. Ma abbiamo anche ripensato la nostra azione sul lungo periodo, prima di tutto consolidando il nostro ruolo come strumento di democrazia economica per la capacità di fare sintesi tra le proposte dei diversi attori economici. Grazie ai contributi delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali e dei colleghi del Consiglio, si è creato un lavoro sinergico che ha messo in evidenza nel programma di attività del prossimo anno la nostra idea di Camera di commercio: la Camera di chi legge il contesto per cogliere le sfide e i nuovi spazi di geografia economica, di chi intende intercettare le esigenze delle imprese e rispondere alle loro aspettative, con uno sguardo particolare alle future generazioni”.
1.400.000 euro, dunque, le risorse già stanziate dalla Camera di commercio per il 2019: misure, quelle adottate dall’Ente di Largo Castello, che guardano tutte alla crescita e allo sviluppo. Scorrendo nel dettaglio il Piano degli interventi, particolare evidenza assumono i progetti e i contributi alle imprese per nuove assunzioni, l’elaborazione di piani di rilancio aziendale e di riposizionamento strategico, l’inserimento di manager a tempo, l’internazionalizzazione e il supporto all’export, la candidatura di progetti sui fondi europei, la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, la creazione di reti, progetti di ricerca e per la diffusione delle tecnologie Impresa 4.0. Il Consiglio inoltre, su proposta della Giunta, ha stanziato specifiche risorse per la promozione della responsabilità sociale d’impresa e lo spirito cooperativo, la vigilanza sui mercati e sui prodotti a tutela dei consumatori, la commercializzazione del “prodotto turistico” ferrarese, l'utilizzo degli strumenti di risoluzione delle controversie, l’introduzione di sistemi di certificazione, l’ottenimento di brevetti internazionali e l’installazione di impianti di videosorveglianza e di allarme. Poste inoltre, ieri mattina le basi operative per recepire sin da subito lo schema di decreto legislativo di riforma delle crisi di impresa in questi giorni all’esame del Parlamento e che prevede compiti importanti proprio per le Camere di commercio.
Attraverso l’Organismo di Composizione delle Crisi d’Impresa (OCRI), infatti, l’Ente di Largo Castello riceverà le segnalazioni da parte dell’imprenditore, gestirà l’intero procedimento di allerta ed assisterà, in collaborazione con le Organizzazioni imprenditoriali, l'impresa nella composizione assistita della crisi prima che questa diventi irreversibile.
Determinante poi la presenza della Camera di commercio in infrastrutture cruciali per lo sviluppo del territorio ferrarese (4 milioni di euro, al netto degli immobili, il valore delle partecipazioni detenute dall’Ente di Largo Castello) tra cui spiccano l‘Aeroporto Marconi di Bologna (da considerare sempre più infrastruttura per la crescita anche del sistema economico locale), il Porto di Ravenna e FerraraFiere. Varati, infine, piani straordinari per i comparti manifatturiero e del commercio con l'obiettivo di rilanciare due settori tuttora strategici per l'economia ferrarese mediante interventi strutturali di ampio respiro. Tra gli assi di intervento, Competitività delle imprese, Centralità del “medium tech”, Commercio online, ricerca e innovazione.
Camera di vetro |
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Diritto annuale |
3.745.000 |
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Personale |
54 unità, a fronte di un fabbisogno di 61 unità |
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Diminuzione costo del personale |
2017/2018 (-3%); 2016/2018 (-11%); 2015-2018 (-10%); 2014-2018 (-13%) |
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Diminuzione costi di funzionamento |
2016/2018 (-8.5%); 2015-2018 (-16%); 2014-2018 (-24%) |
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Versamenti al Bilancio dello Stato |
202.000 euro |
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Interventi diretti a sostegno delle imprese 2019 |
1.400.000 euro |
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Interventi diretti a sostegno delle imprese 2014-2018 |
7.300.000 euro |
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Valore Asset patrimoniali al netto degli immobili |
4.000.000 euro |
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Giorni medi pagamento fornitori 2018 |
25 giorni |
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Spese di rappresentanza 2018 |
270 euro |
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Parco automobili (leasing) |
Fiat Fiorino e Fiat Punto in dotazione agli ispettori metrici |
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Digitalizzazione dei processi della Camera di commercio |
nel 2018 il costo della carta è stato di euro 2.000.00 |
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Tempi medi lavorazione Registro delle imprese |
2,6 giorni a fronte dei 5 richiesti dalla legge |
“In questi anni - ha concluso il presidente Govoni – abbiamo profondamente lavorato sul tema dell’efficienza, alla ricerca di metodi e soluzioni che innescassero un controllo più stringente sul ciclo di performance e la sua valutazione. Non è sempre facile computare il merito nella Pubblica amministrazione: nelle imprese se si fa bene o si fa male in qualche modo lo dice il mercato, lo dicono i risultati economici. Proprio per il tipo di “beni” che il pubblico produce è decisamente più complicato valutarne reddittività, qualità ed efficienza. Questa è stata la nostra sfida: quella della rendicontazione costante alla collettività, quel concetto sottile tra responsabilità e affidabilità che può fare tutta la differenza nella qualità di un servizio attento alle esigenze dell’utente”.
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