Comunicato Stampa n. 39 - 18 ottobre 2018
Govoni: “Tandem pubblico-privato per inserire fra i tradizionali criteri di merito bancari anche la coerenza con priorità e obiettivi condivisi” - CAMERA DI COMMERCIO: DOPO I COMUNI, LE BANCHE. ENTRATO A PIENO REGIME IL BANDO MULTIDISCIPLIARE, ENTE DI LARGO CASTELLO AL LAVORO PER AVVIARE LINEE DI CREDITO AGGIUNTIVE ALLE IMPRESE PER IL FINANZIAMENTO DI NUOVI INVESTIMENTI - Focus su digitale, formazione, qualità, reti e filiere
Camera di commercio: dopo i Comuni, le banche. Entrato a pieno regime il bando multidisciplinare (quasi 300 le domande di contributo ad oggi presentate), Ente di Largo Castello al lavoro per avviare insieme agli Istituti di credito ed in collaborazione con le Organizzazioni imprenditoriali, per il tramite di appositi accordi, linee di credito aggiuntive alle imprese per il finanziamento di nuovi investimenti. Questa la direzione tracciata dalla Giunta camerale per contribuire al rilancio dell’economia e le prospettive di crescita della nostra provincia.
“Giorno dopo giorno – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – lavoriamo per restituire centralità all’impresa con la consapevolezza che solo ridando fiato alla libera iniziativa capace di creare investimenti e occupazione si può davvero rimettere in moto quella creazione di risorse necessarie per generare più equità sociale, più sostenibilità ambientale, più ricchezza e più benessere”.
Occhi puntati, in particolare, alla valorizzazione delle priorità e degli obiettivi contenuti negli accordi nelle valutazioni di merito creditizio, alla diffusione del digitale attraverso il maggior utilizzo delle opportunità offerte dal Piano impresa 4.0, passando per le iniziative di sostegno all’aggregazione fra le imprese e all’apertura di “conti vincolati” presso le banche aderenti per gestire i flussi finanziari relativi ai programmi di investimento ammessi ai finanziamenti pubblici. Le imprese ammesse alle agevolazioni potranno richiedere un anticipo degli incentivi concessi sulle spese di investimento, presentando una fidejussione rilasciata da un istituto di credito o da una primaria compagnia assicurativa. In sostanza - questo l’obiettivo della Camera di commercio - si potranno pagare più velocemente i fornitori dei beni di investimento, riducendo così l’esposizione finanziaria delle imprese.
Credito alle imprese: sintesi delle slides dell’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio
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(slide 1) A giugno 2018 il valore complessivo dei prestiti concessi ha praticamente confermato la velocità di crescita dello scorso trimestre. Le variazioni più modeste sono quelle riferite ai prestiti alle FAMIGLIE consumatrici e alle IMPRESE di piccole dimensioni. Risulta in lieve miglioramento il trend positivo dei finanziamenti per il settore delle imprese nel complesso e in particolare per quelle di medio grandi e il comparto delle «famiglie produttrici». La differenza con la regione è marcata sia per quanto riguarda il settore del famiglie, per il quale l’aumento in E-R è più rilevante, sia per le imprese, in questo caso l’andamento risulta migliore per la provincia.
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(slide 2) Mentre a Ferrara i prestiti alle imprese hanno ricominciato a crescere già dall’inizio del 2017, in Emilia-Romagna, l’indicatore non si allontana molto dallo zero, con la sola industria manifatturiera che segna una variazione positiva significativa, in crescita superiore al dato per Ferrara. In provincia, la sola variazione negativa è rappresentata dal settore delle costruzioni, in lieve miglioramento, che comunque rallenta la crescita complessiva.
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(slide 3) Accelera la crescita dei DEPOSITI, grazie ai trend sia del settore delle famiglie sia del comparto, più limitato, delle imprese, la cui incidenza sale, ma rimane inferiore al 20% del totale e alla quota della regione (30%). L’andamento (+4,7%), pur in linea con quanto rilevato in Emilia-Romagna (+6,7%), evidenzia una variazione positiva più contenuta, causata dalla più bassa crescita del risparmio delle famiglie. Calano ancora i depositi con durata prestabilita o rimborsabili con preavviso (2.720 milioni di €), che rappresentano in questo caso una quota superiore rispetto alla regione (35% contro il 22%), pur se in una fase di ridimensionamento per entrambi i territori In contrazione risultano anche i titoli a custodia, con diminuzioni più consistenti per le obbligazioni di banche italiane e titoli di stato nazionali.
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