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Comunicato Stampa n. 24 - 26 aprile 2018

— archiviato sotto:
ultima modifica 26/04/2018 07:56

Govoni: “Far crescere la cultura e la buona informazione sulla legalità è un nostro obiettivo irrinunciabile” CAMERA DI COMMERCIO: KIT ANTICORRUZIONE A MISURA DI PMI Tra i motivi che più espongono le imprese al rischio corruzione, la mancanza di fiducia nella capacità delle istituzioni di intervenire efficacemente, il timore di ritorsioni da parte della criminalità organizzata locale, la necessità di identificare i modi per aggirare l'eccessiva burocrazia

Un kit online di strumenti per aiutare le piccole e medie imprese a prevenire e contrastare fenomeni corruttivi nei quali possono incorrere nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. Questo il fulcro del progetto ACTS (Anti-Corruption Toolkit for SMEs), proposto da Unioncamere, co-finanziato dal Fondo Sicurezza Interna dell'Unione Europea ed al quale ha aderito la Camera di commercio di Ferrara.

Il toolkit, disponibile sul sito http://www.acts-project.eu/, è dunque uno strumento online che consente l’autovalutazione da parte delle piccole e medie imprese del grado di rischio di incorrere in dinamiche corruttive. Insieme all’autovalutazione, il kit fornisce anche indicazioni sulle misure di “autodifesa” o di prevenzione e risposte concrete per attivare strumenti di contrasto. Si va così da suggerimenti molto semplici ma efficaci (come ad esempio il fatto che un imprenditore possa scoraggiare potenziali comportamenti corruttivi non ricevendo mai un pubblico ufficiale da solo), a misure molto più articolate e complesse (quali ad esempio la implementazione di un codice etico aziendale).

Il toolkit nasce alla fine di un percorso di analisi e studio del fenomeno della corruzione nei confronti delle PMI, che ha consentito di individuare i meccanismi di natura sociale, economica o culturale che possono facilitare l'emergere di dinamiche distorsive a loro danno. Gli esempi sono molteplici: dalla mancanza di fiducia nella capacità delle istituzioni di intervenire efficacemente, al timore di ritorsioni da parte della criminalità organizzata locale; dalla necessità di identificare i modi per aggirare l'eccessiva burocrazia, alla posizione dell'azienda in una particolare realtà complessa, come può essere quella di una grande città. I modelli di corruzione individuati e classificati sono stati sottoposti ad un'analisi comparativa in Italia, Serbia e Romania diretta a determinare se vi siano fattori o dinamiche trasversali comuni o se esistano fattori legati a specificità territoriali. In questo modo, è stato possibile garantire la trasferibilità e replicabilità a livello nazionale dei risultati. Del resto, come più volte denunciato dalla Corte dei Conti, crisi economica e corruzione procedono di pari passo, in un circolo vizioso, nel quale l'una è causa ed effetto dell'altra, producendo "effetti devastanti" sull'attività di impresa e quindi sulla crescita.

"La corruzione affligge in maniera endemica il nostro sistema economico, sottraendo allo stato risorse preziose, peggiorando la qualità dei servizi e contribuendo ad aumentare la povertà. Le imprese ed i cittadini sono i primi a subirne le conseguenze, per questo non devono più rimanere in silenzio, ma prendere posizione con determinazione. Così Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara, che ha aggiunto: “La corruzione è alimentata dall’eccessiva e inutile burocrazia. Occorrono azioni volte a semplificare il rapporto tra Pubblica amministrazione e impresa, consentendo il contatto immediato attraverso il pieno utilizzo delle potenzialità offerte dai sistemi digitali. E’ inoltre indispensabile aumentare i grado di consapevolezza del fenomeno e fornire agli imprenditori degli strumenti semplici per prevenirlo. Anche per questo – ha concluso il presidente della Camera di commercio - abbiamo voluto aderire al progetto ACTS. Far crescere la cultura e la buona informazione sulla legalità è un nostro obiettivo irrinunciabile”.

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