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Comunicato Stampa congiunto - 5 febbraio 2016

— archiviato sotto:
ultima modifica 08/02/2016 10:52

L'indagine della Banca d'Italia: “Una riduzione del 10% dell'attività economica a livello locale produce un aumento del 6% dei furti e del 10% per le estorsioni, con effetti più evidenti nelle zone nelle quali la forza lavoro è più giovane o dove c'è una prevalenza di piccole imprese” FURTI E RAPINE: A RUBA I FONDI ALLE IMPRESE STANZIATI DA CAMERA DI COMMERCIO E COMUNE DI FERRARA I risultati del bando presentati ieri mattina (5 febbraio) in Largo Castello

 

Ben 222 le domande presentate complessivamente sul bando, di cui 141 ammesse; 63 le domande presentate nel solo territorio comunale (40% prima periferia, 35% frazioni e 25% centro storico) tutte ammesse a finanziamento. Le imprese ferraresi "sbancano", dunque, le risorse messe loro a disposizione dal Comune di Ferrara e dalla Camera di commercio per l'acquisto di telecamere collegate direttamente con le sale operative delle forze dell'ordine o degli istituti di vigilanza e per l'installazione di impianti antirapina con sistemi di rilevamento satellitare, nel rispetto delle disposizioni del Garante per la protezione dei dati personali in materia di videosorveglianza. In caso di concreta possibilità di rapina, dunque, l'imprenditore potrà attivare, con la semplice pressione di un pulsante, l'invio delle immagini, in tempo reale, alle postazioni delle sale e delle centrali operative, dove si attiverà un allarme sonoro e saranno così visualizzate tutte le informazioni relative all'impresa, per un pronto intervento.

Per Comune e Camera di commercio ridurre il peso della criminalità significa dare corpo al diritto dei cittadini e delle imprese alla sicurezza intesa come “bene pubblico” e quindi “certezza dei loro diritti”. Le imprese, veri presidi sociali del territorio, sono da sempre in prima linea sulla questione della sicurezza: una vetrina in più è un angolo di strada buio in meno. A queste imprese si richiede di esercitare la loro attività in condizioni di mercato sempre più difficili e, nello stesso tempo, di adempiere a quei doveri sociali che derivano dalla loro natura di esercizio pubblico. È una responsabilità non indifferente che va presa sul serio. Del resto – fa sapere la Banca d'Italia - una riduzione del 10% dell'attività economica a livello locale produce un aumento del 6% dei furti e del 10% per le estorsioni, con effetti più evidenti nelle zone nelle quali la forza lavoro è più giovane o dove c'è una prevalenza di piccole imprese.

E allora, come sottolineato nel corso della conferenza stampa, per garantire la sicurezza in un clima di condivisione e tutela serve un’attenzione che non sia solo quella mirata, sulla quale Forze dell’Ordine ed Enti Locali lavorano ogni giorno. La sicurezza deve piuttosto diffondersi attraverso i luoghi della cittadinanza, nel quadro di una politica fondata su solidarietà e legalità, integrazione e partecipazione nel rispetto delle regole. E conta specialmente la voce di quella “società operosa” di imprenditori che per mestiere stanno in mezzo alle persone, spesso vittime dell’illegalità a causa della loro esposizione e tuttavia sempre pronti al loro dovere specialmente se questo riguarda la tutela dei clienti, dei dipendenti, delle loro famiglie.

Da soli, però, non si vince. Ognuno deve fare la propria parte.

Per maggiori informazioni ci si può rivolgere al servizio “Promozione e sviluppo” della Camera di commercio (tel. 0532/783820; e-mail: promozione@fe.camcom.it).

Materiale diffuso in conferenza stampa»

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