Comunicato Stampa n. 6 - 19 gennaio 2015
OCCUPAZIONE PREVISTA A FERRARA: TIMIDI SEGNALI DI RIPRESA DALLE IMPRESE - +270 il saldo entrate-uscite programmate tra gennaio e marzo di quest'anno
Le imprese ferraresi sembrano vedere una piccola svolta sul fronte occupazionale: tra gennaio e marzo di quest'anno, infatti, il sistema produttivo locale dichiara di voler assumere 1.210 persone (tra subordinati e autonomi), a fronte delle 940 uscite previste. Se, dunque, ancora non si possa parlare di ripresa vera e propria, questo dato e, in particolare, alcune specifiche dinamiche messe in evidenza dal monitoraggio trimestrale effettuato da Unioncamere e Ministero del Lavoro nell’ambito del Sistema informativo Excelsior e diffuse dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara, lasciano intendere che per le imprese della nostra provincia la ripresa dell’occupazione potrebbe essere iniziata.
Ministero del Lavoro e Unioncamere rilevano, inoltre, un recupero delle entrate in valore assoluto, previste in aumento del 53% rispetto al trimestre precedente. Questa tendenza positiva, peraltro rilevata anche a livello nazionale, riflette l'andamento stagionale tipico dell'inizio dell'anno, caratterizzato da un incremento delle assunzioni e dei contratti atipici a partire da gennaio, dopo il calo che normalmente si riscontra nella parte finale dell'anno precedente. Considerando sempre sia il lavoro dipendente che quello atipico, in quasi tutte le province emiliano-romagnole dovrebbero aversi saldi occupazionali positivi, e l’incremento di 270 unità previsto a Ferrara risulta il terzo miglior risultato della regione, dopo Bologna e Reggio Emilia. La Camera di commercio segnala, al riguardo, che questi risultati si riferiscono ad interviste svoltesi prima dell'approvazione del Job act, che potrebbe comportare in futuro diversi comportamenti da parte delle imprese.
“Come già sperimentato in passato, Excelsior, monitorando le previsioni di assunzione, è un termometro molto sensibile ed attento ai fermenti che attraversano il sistema produttivo”, ha commentato il presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni. “Una lettura attenta dei dati – ha proseguito Govoni - ci dice, inoltre, quanto le imprese ferraresi intendano scommettere su Expo; quali siano i settori produttivi che meglio stanno affrontando i mercati internazionali, primaria fonte di business in questi anni; quali siano gli orientamenti degli imprenditori rispetto alle linee di riforma tracciate dal Governo”.
Tornando all'indagine, tra gennaio e marzo di quest'anno si confermerà la netta prevalenza dei contratti a termine (il 56% del totale). In particolare, i contratti di apprendistato potranno interessare quasi il 40% dei giovani di cui è prevista l'assunzione. Tra le più attive, le imprese che operano nei servizi, le quali concentreranno il 70% delle 770 assunzioni programmate. Aumenta, infine, la richiesta di laureati e diplomati (il 60% del totale), 6 punti in più del trimestre precedente, mentre diminuirà quella delle assunzioni per cui non è necessaria una formazione specifica, che dal 36% scenderà al 25%.
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