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Comunicato Stampa n. 32 - 10 aprile 2015

— archiviato sotto:
ultima modifica 10/04/2015 09:29

Govoni: “Accesso al credito, nodo da sciogliere per agganciare la ripresa” - MICROCREDITO ALLE IMPRESE: PIÙ FACILE CON IL FONDO DI GARANZIA DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - Beneficiarie dell'iniziativa, le imprese nate da meno di cinque anni e con difficoltà ad accedere al credito bancario perché prive di sufficienti garanzie

La garanzia consente di richiedere prestiti e finanziamenti alle banche per un importo di 25.000 euro.  40 milioni di euro è la somma resa infatti disponibile dal Ministero dello Sviluppo economico, attraverso il proprio fondo di garanzia, per finanziare le attività delle micro e piccole imprese che, nei primi anni di vita, non abbiano le garanzie per ottenere un prestito bancario. Le domande dovranno essere presentate sul sito www.fondidigaranzia.it. “Si tratta di un importante strumento per l’accesso al credito anche per le imprese ferraresi. La procedura è molto rapida, l’iter per la prenotazione della garanzia presso il Ministero si conclude in sei-sette giorni; nei cinque giorni successivi la banca conferma la prenotazione attestando di aver ricevuto dall’impresa la richiesta di finanziamento ed entro 60 giorni elabora la pratica”, sottolinea Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara.

 Il fondo del microcredito copre l’80% della somma finanziata, il rilascio della garanzia è gratuito e non è necessaria alcuna garanzia reale ulteriore da parte dell’impresa.  Possono accedervi imprese individuali, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, società cooperative e lavoratori autonomi. Essi devono soddisfare i seguenti requisiti: essere attivi da meno di cinque anni, avere un massimo di cinque dipendenti (che salgono a dieci per le società), aver avuto nei tre esercizi precedenti un attivo patrimoniale annuo non superiore a 300.000 euro, ricavi lordi annui non superiori a 200.000 euro e non avere un indebitamento pregresso superiore a 100.000 euro. È possibile ricorrere al fondo per l’acquisto di beni o servizi strumentali all’attività svolta, compresi i canoni di leasing e le polizze assicurative, per la retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori e per corsi di formazione. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere al servizio “Promozione e sviluppo” della Camera di Commercio (tel. 0532/783820; e-mail: promozione@fe.camcom.it), che invita le imprese anche a consultare con attenzione il sito www.fondidigaranzia.it.

 Camera di commercio: migliora l’accesso al credito, ma serve fare di più per le piccole imprese. “La stretta del credito non si allenta, anzi: si aggrava. I dati di Banca d’Italia parlano chiaro: anche l’inizio del 2015 ci consegna un Paese nella morsa del credit crunch, che ormai dura da tre anni e che ha già portato ad una riduzione di oltre 100 miliardi dello stock di prestiti alle imprese. Questo, in sintesi, il messaggio che arriva agli istituti di credito dal presidente Govoni, che, a margine dell'Osservatorio dell'economia dell'Ente di Largo Castello, ha sottolineato come il vigore della ripresa dipenderà in ampia misura dal “buon funzionamento del mercato del credito e dalla disponibilità di un adeguato volume di finanziamenti all'economia reale”. Insomma, per la Camera di commercio la dinamica asfittica dei prestiti alle aziende riduce sempre più la possibilità, soprattutto per le realtà economiche più piccole, di rilanciare la propria attività, come invece sarebbe opportuno in questo momento in cui il contesto economico internazionale appare più favorevole. Per questo, secondo l'Ente di Largo Castello – occorre che il Governo intervenga urgentemente sul fronte del credito: da un lato, sostenendo l’attività dei Confidi, che in questi anni hanno agito costantemente per mitigare il calo di erogazioni; dall’altro spingendo le banche a creare le condizioni giuste per agevolare l’accesso al credito di imprese e famiglie e far ripartire, in questo modo, l’economia italiana”.

Riferimento per i Media:
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Ufficio Stampa E-mail: stampa@fe.camcom.it Tel: 0532 783802 - 903

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