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Comunicato Stampa n. 29 - 30 marzo 2015

— archiviato sotto:
ultima modifica 30/03/2015 14:44

Govoni: “In un'economia globale, nella quale nascono nuove possibilità di fare impresa, è fondamentale superare i vincoli legati alla reperibilità di capitali” - DOMANI (31 MARZO) L'AVVISO PUBBLICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO PER RIDURRE LA DISTANZA TRA IL CAPITALE PRIVATO E LE IMPRESE FERRARESI - L'obiettivo dell'Ente di Largo Castello, quello di facilitare l’incontro fra i fabbisogni finanziari delle aziende ferraresi e i potenziali investitori nazionali ed internazionali

 

Sarà pubblicato domani (31 marzo) l'avviso pubblico della Camera di commercio per favorire l'incontro fra i fabbisogni finanziari delle aziende ferraresi in fase di sviluppo, con ambizioni di crescita e vocazione all’internazionalizzazione e i potenziali investitori nazionali ed internazionali (fondi di investimento; family office; manager/investitori; business angels; ecc.). Le attività offerte dalla Camera di commercio per il tramite del soggetto gestore individuato a seguito della gara riguarderanno, in particolare, la messa a disposizione di un servizio di matching, anche attraverso il ricorso a piattaforme IT e web, per l’incontro tra la domanda delle imprese ferraresi e l’offerta di potenziali investitori; l’organizzazione, in collaborazione con le associazioni di categoria, di eventi di presentazione delle imprese agli investitori per cogliere eventuali opportunità di investimento, intese sia come eventuali aumenti di capitale sociale, sia come contatti commerciali, sia come possibilità di ingresso in attività di altre imprese; l’assistenza specialistica utile a consentire agli imprenditori di sviluppare la propensione/capacità di raccogliere fondi e azionariato esterno (la cosiddetta “investor readiness”) e di riuscire così ad affacciarsi sui mercati internazionali in maniera vincente.

 “La disponibilità dei capitali necessari a finanziare un'azienda – ha sottolineato Paolo Govoni, numero uno della Camera di commercio - è il problema con cui quotidianamente si scontra la quasi totalità degli imprenditori. In un'economia globale, nella quale nascono nuove possibilità di fare impresa, è fondamentale superare i vincoli legati alla reperibilità di capitali. Il nostro obiettivo – ha proseguito Govoni – è proprio questo: traghettare le nostre imprese dalla fase di avvio a quella di creazione di valore, tappa imprescindibile per continuare a rimanere competitive”.

 La Camera di commercio, inoltre, renderà disponibile per ciascuna impresa una postazione riservata per presentarsi ad un numero elevato di possibili soggetti interessati ad investire, sperimentando così non solo il servizio e l’assistenza specialistica per lo sviluppo di nuovi contatti di business affidabili, mirati ed efficaci, ma anche velocizzando il processo di matching e quindi quello di investimento. in relazione al numero dei contratti effettivamente conclusi dalle imprese.

 Intanto, gli investitori esteri tornano a guardare alle aziende italiane e soprattutto lo fanno con un orizzonte temporale di medio periodo. E’ l’elemento-sorpresa che spicca dalle statistiche dell’Aifi, l’associazione italiana che riunisce 170 società attive nel private equity (l’ingresso in aziende a capitale privato per supportarne lo sviluppo) e nel venture capital (le operazioni su attività di piccole dimensioni ai primi stadi di crescita e con alto potenziale): nel primo semestre 2014 - fa sapere la Camera di commercio - i fondi che hanno raccolto i capitali da impiegare entro i prossimi 5-7 anni in Italia hanno ottenuto sottoscrizioni per 221 milioni (il 51% del totale), cifra nettamente superiore all’intera raccolta effettuata dal private equity italiano nel 2013 presso soggetti esteri, che si attestava a 162 milioni. Nel primo semestre dell'anno appena trascorso, hanno subito un’accelerazione anche gli investimenti effettivamente realizzati dai fondi internazionali: i private equity esteri hanno concluso 19 operazioni su aziende italiane impegnando 1,037 miliardi di euro. Insomma, un mondo che corre e che la Camera di commercio intende farne sempre più “abito su misura” per le imprese ferraresi.

 

 

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