Comunicato Stampa n. 24 - 12 marzo 2015
756 le aziende finanziate (tutt'ora in vita), di cui il 58% con sede nelle aree colpite dal sisma - CAMERA DI COMMERCIO: NEL 2014 2.460.000 EURO ALLE IMPRESE FERRARESI - Finalità dei finanziamenti: il 45% per liquidità, il 40% per investimenti (in Italia e all'estero) e il 15% per la nascita di nuove imprese, suddivisi in incentivi a fondo perduto ed il supporto dell'accesso al credito
Una media di 4 domande al giorno, sabato e domenica compresi, per un totale di 1.500 istanze presentate e una richiesta di agevolazioni per oltre 3 milioni e mezzo di euro. Sono i numeri dei bandi promossi dalla Camera di commercio di Ferrara nel 2014. Una risposta andata oltre le più rosee aspettative grazie all’adesione di tanti imprenditori – piccoli e grandi - che, raccogliendo l’invito dell'Ente di Largo Castello, hanno deciso di non disertare il campo ed, anzi, di aumentare gli sforzi, in particolare, nell'innovazione e all'estero per dribblare le pene di un mercato domestico in coma profondo. Perché se è vero che, nel 45% dei casi, la finalità delle richieste ha riguardato esigenze di liquidità (pagamento fornitori, tasse, tredicesime), è altrettanto vero che i restanti 40% e 15% dei contributi camerali sono serviti, rispettivamente, per progetti di investimento (in Italia e all'estero) e la nascita di nuove imprese (in crescita quelle dei giovani).
1.810.000 euro per finanziamenti a fondo perduto a favore delle imprese (756 quelle finanziate e tutt'ora in vita), dunque, più altri 650.000 euro a supporto dell’accesso al credito in collaborazione con il sistema dei Confidi, che ha consentito, da un lato, di concedere garanzie alle aziende per oltre 30 milioni di euro e, dall’altro, ha permesso alle imprese operanti nel territorio ferrarese di realizzare interventi per oltre 10 milioni di euro. Tra le misure più gradite, quelle a supporto dell'innovazione, delle Reti tra imprese, della commercializzazione del prodotto turistico e della nascita di nuove attività economiche. E per aggredire i mercati internazionali, 200.000 euro sono state le risorse utilizzate, con una preferenza da parte delle imprese per la Germania come Paese su cui puntare.
”La visione nostra e delle associazioni di categoria, che ci accompagnano giorno per giorno nella definizione delle strategie e nell'attuazione dei programmi al servizio dell'economia territoriale – ha commentato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara - passa dalla valorizzazione di ogni angolo del nostro territorio e delle comunità che in essi vivono e lavorano. Perché è attraverso la ricchezza delle sue diverse realtà che Ferrara sta dando prova di poter uscire dalla crisi, unendo tradizione culturale e modernità, qualità delle produzioni e voglia di innovare. Per riuscire nella sfida di tornare a crescere – ha proseguito Govoni - tutti insieme dobbiamo realizzare due passaggi importantissimi. Da un lato, costruire per le imprese quel contesto operativo senza il quale – come si dice – non c’è partita. Poche leggi semplici e applicabili, mercati trasparenti e presidiati contro l’illegalità, infrastrutture diffuse con standard di qualità uniformi sul territorio, reti e tecnologie all’avanguardia, servizi competitivi e orientati al cliente. Dall’altro, interventi mirati per sostenere e favorire la trasformazione profonda del nostro tessuto imprenditoriale per competere meglio su scala mondiale, dove chi può contare sul territorio, sui suoi saperi e su imprese in grado di valorizzarli, ha un vantaggio assoluto”.
E per il 2015, tra gli interventi allo studio della Giunta camerale anche un fondo a favore degli imprenditori ferraresi danneggiati dall'usura. "Il progetto al quale stiamo lavorando – spiega il presidente della Camera di Commercio – vorrà essere un aiuto concreto per quelle imprese sempre più indotte, considerate le difficoltà di accesso al credito, a intraprendere percorsi ad alto rischio, chiedendo prestiti agli usurai”.
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