Camera di Commercio di Ferrara
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Comunicato Stampa n. 23 - 8 marzo 2015

— archiviato sotto:
ultima modifica 08/03/2015 14:24

EXPO 2015: PIÙ “CHANCE” PER LE IMPRESE FEMMINILI A FERRARA, TURISMO E AGROALIMENTARE VALGONO UN TERZO DELL’IMPRENDITORIA “ROSA”

Le donne imprenditrici ferraresi hanno una qualche “chance” in più rispetto ai colleghi uomini per cogliere le opportunità di crescita dell’Expo 2015.

Il 33% delle 8.240 imprese femminili si concentra, infatti, sulle filiere agroalimentari e turistiche che più di altre potranno trarre vantaggio dall’Esposizione universale, contro il 32% dell’intero tessuto imprenditoriale. Più in dettaglio sono 1.116 le imprese a guida femminile che operano nel turismo, soprattutto nell’attività di ristorazione (bar o ristoranti). Mentre delle 1.615 aziende rosa dell’agroalimentare, oltre 9 su 10 riguardano il comparto agricolo.

E’ quanto emerge dai dati al 2014 Movimprese, elaborati dell’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara.

Numeri alla mano, alla fine dello scorso anno, le imprese rosa costituiscono il 22,6% dell’universo imprenditoriale ferrarese, ma è una realtà che sta mostrando di sapersi fare strada rapidamente. All’anagrafe delle imprese, infatti, circa il 62% delle aziende femminili ha meno di 15 anni e ha conquistato, via via, un peso maggiore sul tessuto produttivo. Le imprese nate dal 2010 in poi, infatti, incidono per quasi il 29% sul totale delle imprese registrate nello stesso periodo, oltre 5 punti percentuali in più rispetto alla media generale. L’imprenditoria al femminile, poi, si presenta più cosmopolita. A Ferrara 8 donne alla guida d’impresa su 100 parlano straniero (contro il 6,6 del totale imprese). Sono 656 le aziende femminili straniere ferraresi, circa metà delle quali localizzate nel comune capoluogo.

 

I dati mostrano che le donne stanno guadagnando nel tempo spazi maggiori nel nostro tessuto produttivo perché sono dinamiche e attente al mercato. Hanno capito che, soprattutto settori come il turismo, l’accoglienza, la cultura, i servizi alla persona per il nostro Paese sono giacimenti di ricchezza ancora da scavare e da mettere a frutto”, ha detto il presidente della Camera di commercio di Ferrara Paolo Govoni. “La Camera di commercio di Ferrara - anche attraverso il proprio Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile - in questi mesi di avvicinamento all'Expo 2015, continuerà a supportare le imprese a cogliere le molteplici opportunità che questo evento porterà. E lo sta facendo anche attraverso la nuova piattaforma web Italian Quality Experience, per far conoscere al mondo il variegato universo dell’agroalimentare italiano mettendo in mostra le quasi 3.500 imprese della filiera allargata (l’80% delle quali è “rosa”) e il loro sapiente intreccio tra territorio, talento e tradizione. Ma non solo, perché con questo strumento presentato insieme al Governo all’Expo delle idee - l’evento che ha messo intorno a 42 tavoli i massimi esperti per discutere sui temi cruciali dell’esposizione - il Sistema camerale vuole promuovere il Paese all’estero anche grazie alla rete di Ristoranti italiani nel mondo che permetterà di raggiungere oltre 60 milioni di persone”.

Imprese rosa: tre su cinque ha meno di 15 anni

L’imprenditoria femminile ferrarese conta 8.240 imprese. Pesa il 22,6% sull’intero tessuto imprenditoriale (contro il 21,5% a livello nazionale e il 20% in regione Emilia-Romagna), ma è una realtà giovane che sta crescendo di peso velocemente. Tre imprese rosa su cinque hanno meno di quindici anni e quasi una su tre meno di cinque. Le aziende guidate da donne iscritte al Registro delle imprese di Ferrara dal 2000 al 2009 sono 2.739 e incidono per il 22,7% sul totale delle imprese mentre le 2.359 nate negli ultimi 4 anni vedono aumentare al 27,6% il loro peso sul complesso delle aziende loro coetanee.

 

Il tasso di femminilizzazione, ovvero l’incidenza delle imprenditrici nel tessuto produttivo, raggiunge punte assai più elevate rispetto alla media in alcuni settori specifici come quelli dei servizi alla persona (60,1%), della sanità e dell’assistenza sociale (41,2%), nell’attività turistiche (37,2%), nella voce “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (29,5%), nel commercio (27,9%) e, ancora, nelle filiere agroalimentari.

Tra i comuni della provincia, l’imprenditoria femminile trova la sua massima incidenza a Ro, Jolanda di Savoia, Fiscaglia e Copparo, ma in termini assoluti è nel comune capoluogo di provincia con oltre 3.000 unità che si concentra il maggior numero di imprese femminili.

Nella graduatoria nazionale delle province italiane per tasso di femminilizzazione delle imprese è Benevento a conquistare la posizione più alta del podio (il 30,5% delle imprese sono capitanate da donne), Ferrara risulta 54esima, ma prima in regione mentre le altre province dell’Emilia-Romagna sono relegate a fine classifica.

Più dei loro colleghi uomini, la stragrande maggioranza delle donne imprenditrici sceglie la forma giuridica individuale che costituisce quasi il 66% delle imprese rosa contro il 60,6% della base imprenditoriale complessiva. Le forme organizzative più complesse si declinano al femminile con minore enfasi rispetto all’universo complessivo imprenditoriale, solo le società di capitali sono una realtà che pesa il 12,5% sulle imprese rosa mentre incidono per il 16,3% a livello totale. Peso pressoché analogo a quanto si registra per la totalità delle imprese invece per le società di persone.

 

Quasi una donna alla guida d’impresa su 10 parla straniero. Le imprese femminili straniere sono 656, la metà localizzate nel comune capoluogo. Se prendiamo in considerazione l’incidenza delle imprese straniere su quelle femminili Lagosanto e Mirabello presentano i tassi più elevati.

Turismo allargato al femminile: 4 aziende su 5 sono bar o ristoranti

Nella filiera turistica “rosa” le donne imprenditrici gestiscono soprattutto bar e ristoranti che costituiscono l’81% del comparto. Numeri alla mano su 1.116 aziende a guida femminile che operano nel turismo ben quattro su cinque si occupano di ristorazione vale a dire 906 imprese (il 37% del totale delle aziende del comparto) e di queste oltre la metà sono costituite da bar (514 unità), mentre il 23,7% da ristoranti (215) seguite, per numerosità, dai “take away” (100).

Per numero di imprenditrici il settore che segue più rilevante, è quello relativo alle attività creative, artistiche, sportive e di intrattenimento e divertimento che con 100 imprese rosa pesa per il 9% sul totale della filiera turistica. In questo comparto, che in media evidenzia un tasso di femminilizzazione del 19,2%, si smarcano nettamente le attività di restauro dove due aziende su tre sono guidate dalle donne.

La terza divisione del turismo più popolata è costituita dall’ospitalità che con 69 imprese pesa per il 6,2%. Qui le donne sono al comando soprattutto di alberghi (36 unità) e di strutture extralberghiere con 31 imprese femminili tra affittacamere, case appartamenti, B&B, residence.

Ultimo per numerosità di imprese, in totale 41, ma primo per tasso di femminilizzazione, pari al 51,9% sul complesso delle relative aziende, è invece il comparto dei servizi di intermediazione turistica. Più in particolare l’incidenza delle donne raggiunge punte elevate nei servizi di guide e accompagnatori turistici e nelle agenzie di viaggio.

Le donne imprenditrici trionfano nell’agricoltura e nell’alimentare aprono panetterie

Su 8.548 imprese agroalimentari 1.615 sono condotte da donne, ovvero il 18,9%. Le imprenditrici si dedicano prioritariamente alla coltivazione agricola dove si registrano il 84,1% delle aziende dell’intera filiera al femminile. Tra queste, per numerosità, si distinguono 1.017 imprese dedite alla coltivazione colture non permanenti (729 di cereali). Ma per incidenza di imprese “rosa” sul tessuto produttivo, l’imprenditoria femminile si fa strada più marcatamente nella coltivazione di riso.

Nel comparto della pesca e della silvicoltura la presenza dell’imprenditoria femminile nel sistema imprenditoriale è marcatamente più bassa rispetto alla media contando 150 imprese su circa 1.700 complessive ovvero meno del 9%.

Nell’alimentare un’impresa rosa su due è una panetteria. In generale nel comparto si contano 106 imprese capitanate da donne che pesano il 6,6% sull’intera filiera al femminile. Qui l’indice di femminilizzazione pari al 27,7% appare più alto rispetto alla media. Ma non mancano quote ancora più elevate. E’ il caso della produzione di paste alimentari, nella quale l’incidenza delle aziende rosa sul totale supera il 62% (36 su 58), della pasticceria con il 33,3% (3 su 9). Ma in termini assoluti sono le panetterie a guida femminile a distinguersi nel comparto che con 53 unità costituiscono la metà delle imprese rosa del comparto.

 

 

Distribuzione delle imprese femminili per settore e confronto con imprese totali in ordine decrescente per tasso di femminilizzazione

Settore

Imprese Registrate Femminili

Imprese Registrate Totali

Tasso di femmini-lizzazione

Imprese femminili per settore

S Altre attività di servizi

993

1653

60,1%

12,1%

Q Sanità e assistenza sociale

73

177

41,2%

0,9%

I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

975

2620

37,2%

11,8%

N Noleggio, agenzie viaggio, servizi supporto alle imprese

257

870

29,5%

3,1%

G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazione di auto

2.137

7673

27,9%

25,9%

X Imprese non classificate

318

1229

25,9%

3,9%

L Attività immobiliari

456

1853

24,6%

5,5%

J Servizi di informazione e comunicazione

133

545

24,4%

1,6%

K Attività finanziarie e assicurative

146

623

23,4%

1,8%

P Istruzione

30

140

21,4%

0,4%

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento

103

548

18,8%

1,3%

C Attività manifatturiere

561

3004

18,7%

6,8%

A Agricoltura, silvicoltura pesca

1.509

8.166

18,5%

18,3%

M Attività professionali, scientifiche e tecniche

171

1000

17,1%

2,1%

D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore

4

43

9,3%

0,0%

H Trasporto e magazzinaggio

70

1002

7,0%

0,8%

F Costruzioni

301

5307

5,7%

3,7%

E Fornitura di acqua; reti fognarie

3

62

4,8%

0,0%

B Estrazione di minerali da cave e miniere

0

12

0,0%

0,0%

Totale

8.240

36.527

22,6%

100,0%

Fonte: elaborazioni Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara

 

 

Distribuzione delle imprese femminili per classe di anno di iscrizione e confronto con imprese totali

Classe Anno Iscrizione

Imprese

Registrate Femminili

Imprese

Registrate Totali

Tasso di femmini-lizzazione

Distribuzione delle imprese femminili per classe e anno di iscrizione

Distribuzione delle imprese totali per classe e anno di iscrizione

Antecedente al 1940

4

23

17,4%

0,0%

0,1%

Dal 1940 al 1949

6

27

22,2%

0,1%

0,1%

Dal 1950 al 1959

5

71

7,0%

0,1%

0,2%

Dal 1960 al 1969

76

391

19,4%

0,9%

1,1%

Dal 1970 al 1979

270

1.445

18,7%

3,3%

4,0%

Dal 1980 al 1989

782

3.506

22,3%

9,5%

9,6%

Dal 1990 al 1999

1.999

10.453

19,1%

24,3%

28,6%

Dal 2000 al 2009

2.739

12.074

22,7%

33,2%

33,1%

Dal 2010 al 2014

2.359

8.537

27,6%

28,6%

23,4%

Totale

8.240

36.527

22,6%

100,0%

100,0%

Fonte: elaborazioni Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara

 

Natura giuridica delle imprese femminili e confronto con imprese totali

Classe Anno Iscrizione

Imprese

Registrate Femminili

Imprese

Registrate Totali

Tasso di femmini-lizzazione

Distribuzione delle imprese femminili per natura giuridica

Società di capitale

1.030

5.967

17,3%

12,5%

Società di persone

1.669

7.281

22,9%

20,3%

Imprese individuali

5.414

22.136

24,5%

65,7%

Cooperative

71

504

14,1%

0,9%

Consorzi

4

114

3,5%

0,0%

Altre forme

52

525

9,9%

0,6%

Totale

8240

36527

22,6%

100,0%

Fonte: elaborazioni Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara

 

 

Ripartizione per provincia delle imprese femminili della regione e confronto con imprese totali in ordine decrescente per tasso di femminilizzazione

Provincia

Imprese

Registrate Femminili

Imprese

Registrate

Totali

Tasso di femminilizzazione

Distribuzione delle imprese femminili per provincia

Ferrara

8.240

36.527

22,6%

8,9%

Piacenza

6.473

30.426

21,3%

7,0%

Rimini

8.262

39.731

20,8%

8,9%

Ravenna

8.231

40.734

20,2%

8,9%

Bologna

19.436

96.342

20,2%

20,9%

Modena

15.012

74.543

20,1%

16,1%

Forlì - Cesena

8.599

43.280

19,9%

9,2%

Parma

9.061

46.273

19,6%

9,7%

Reggio Emilia

9.650

56.041

17,2%

10,4%

Emilia-Romagna

92.964

463.897

20,0%

100,0%

ITALIA

1.302.054

6.041.187

21,6%

 

Fonte: elaborazioni Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara

 

 

Ripartizione per provincia delle imprese femminili STRANIERE della regione e confronto con imprese totali in ordine decrescente per quota di straniere

Provincia

Imprese Registrate Femminili

Imprese Registrate Femminili Straniere

Quota imprese femminili straniere sul totale femminili

Distribuzione delle imprese femminili. straniere per provincia

Bologna

19.436

2.216

11,4%

22,2%

Modena

15.012

1.673

11,1%

16,8%

Reggio Emilia

9.650

1.287

13,3%

12,9%

Rimini

8.262

1.037

12,6%

10,4%

Parma

9.061

950

10,5%

9,5%

Ravenna

8.231

798

9,7%

8,0%

Forlì - Cesena

8.599

769

8,9%

7,7%

Ferrara

8.240

656

8,0%

6,6%

Piacenza

6.473

576

8,9%

5,8%

Emilia-Romagna

92.964

9.962

10,7%

100,0%

ITALIA

1.302.054

121.397

9,3%

 

Fonte: elaborazioni Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara

 

 

 

 

 

Graduatoria decrescente delle province per tasso di femminilizzazione

Posto in graduatoria

Regione

Imprese Registrate Femminili

Imprese Registrate

Totali

Tasso di femminilizzazione

BENEVENTO

10.572

34.670

30,49%

AVELLINO

13.258

43.972

30,15%

CHIETI

13.058

45.720

28,56%

55°

FERRARA

8.240

36.527

22,56%

73°

PIACENZA

6.473

30.426

21,27%

76°

RIMINI

8.262

39.731

20,79%

79°

RAVENNA

8.231

40.734

20,21%

80°

BOLOGNA

19.436

96.342

20,17%

82°

MODENA

15.012

74.543

20,14%

87°

FORLI'-CESENA

8.599

43.280

19,87%

90°

PARMA

9.061

46.273

19,58%

103°

REGGIO EMILIA

9.650

56.041

17,22%

104°

MONZA E BRIANZA

12.135

72.464

16,75%

105°

MILANO

59.617

361.570

16,49%

 

TOTALE ITALIA

1.302.054

6.041.187

21,55%

Fonte: elaborazioni Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara

 

Distribuzione attività settori EXPO e tassi di femminilizzazione

 

Imprese Registrate Femminili

Imprese Registrate Totali

Tasso di femminilizzazione

Quota % sul settore

A 01 Coltivazioni agricole e allevamento

1.359

6.473

21,0%

84,1%

A 02 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali

11

38

28,9%

0,7%

A 03 Pesca e acquacoltura

139

1.655

8,4%

8,6%

C 10 Industrie alimentari

104

373

27,9%

6,4%

Produzione di pane e pasticceria

59

220

26,8%

3,7%

Paste alimentari

36

58

62,1%

2,2%

C 11 Industria delle bevande

2

9

22,2%

0,1%

Agroalimentare

1.615

8.548

18,9%

100,0%

I 55 Alloggio

69

172

40,1%

6,2%

I 56 Attività dei servizi di ristorazione

906

2.448

37,0%

81,2%

Ristoranti

215

719

29,9%

19,3%

Take away

100

297

33,7%

9,0%

Bar

514

1.244

41,3%

46,1%

N 79 Attività dei servizi delle agenzie di viaggio

41

79

51,9%

3,7%

R 90 Attività creative, artistiche e intrattenimento

25

82

30,5%

2,2%

R 93 Attività sportive e di divertimento

75

439

17,1%

6,7%

Turismo

1.116

3.220

34,7%

100,0%

TOTALE SETTORI EXPO

2.731

11.768

23,2%

 

TOTALE

8.240

36.527

 

 

% settori EXPO sul totale

33,1%

32,2%

 

 

Fonte: elaborazioni Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara

 

 

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