Comunicato Stampa n. 14 - 9 febbraio 2015
Govoni: “Mettere l’impresa al centro dell’azione riformatrice del Governo e del Parlamento” - CAMERA DI COMMERCIO: FRENANO LE CESSAZIONI DELLE IMPRESE, 300 IN MENO RISPETTO AL 2013 - Bene servizi e turismo, in rosso agricoltura, costruzioni, attività immobiliari, trasporto e commercio
Per le imprese ferraresi il 2014 è stato un altro anno da consegnare alla crisi anche se, rispetto al 2013, si attenua la durezza della selezione che da ormai sei anni sta assottigliando il tessuto produttivo. A fine anno, il saldo tra iscrizioni e cessazioni è stato negativo per 171 unità, un dato comunque migliore rispetto al record negativo del 2013, quando furono 2.472 le aziende che chiusero i battenti. La frenata nelle uscite, tuttavia, non è stata sufficiente ad invertire il segno del saldo per via del nuovo record negativo stabilito dalle aperture di nuove imprese: nel 2014, infatti, sono state solo poco più di 2.000, il dato più contenuto degli ultimi quattordici anni.
Questi i dati di sintesi (www.fe.camcom.it) dell’indagine Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese condotta dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara sui dati del Registro delle imprese.
“Per ridare lavoro a chi lo ha perso e ai tanti giovani che lo cercano - ha detto il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni - bisogna mettere l’impresa al centro dell’azione riformatrice del Governo e del Parlamento, semplificando il quadro normativo e fiscale e lavorando con determinazione per combattere le inutili incrostazioni burocratiche che frenano i nostri imprenditori. Il modello di sviluppo nel quale crede la Camera di commercio – ha proseguito Govoni - è quello fatto di imprenditorialità diffusa, distretti, filiere, reti, territorio, in cui le opportunità, della modernizzazione e delle nuove tecnologie, sono aperte a tutti. Così come le sfide della capacità manageriale e della solidità patrimoniale, riguardano tutti, grandi e piccoli. La crescita dimensionale è la risposta giusta dove sono richieste forti economie di scala. Dove è richiesta la personalizzazione delle produzioni e dei servizi, la risposta è un'altra”.
Le forme giuridiche. Forte è stata la crescita, nel 2014, delle società di capitali (+127 unità, pari a +2,19%). Il dato conferma un orientamento ormai consolidato anche tra i neo-imprenditori ferraresi che, per affrontare il mercato, si affidano sempre più spesso a formule organizzative più “robuste” e strutturate. Non solo perché più capaci di intercettare gli incentivi pubblici opportunamente messi a loro disposizione, ma soprattutto perché la società di capitali si presta ad essere più attrattiva rispetto a nuovi investitori e, dunque, a consentire un percorso di crescita all’idea di business. In terreno positivo anche società cooperative e consorzi, mentre continuano a soffrire le imprese individuali, che, pur riducendo fortemente le chiusure (374 in meno rispetto al 2013), registrano una frenata delle iscrizioni (-44 rispetto all’anno precedente).
I Settori. I settori che più degli altri hanno contribuito alla tenuta del sistema delle imprese appartengono tutti alle attività di servizio destinati al consumatore finale. I saldi maggiori, in termini assoluti, si registrano, infatti, nelle Attività di alloggio e ristorazione (+47 unità), nelle Attività finanziarie e assicurative (+15 unità) e nel Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+14 unità). Al contrario, i settori in contrazione più marcata sono quelli dell’universo agricolo (-146 unità), delle costruzioni (-59 unità) e delle attività immobiliari (-50 unità).
Giovani, donne e immigrati Le imprese giovanili, pur riducendosi rispetto allo scorso di 122 unità, rappresentano più di un quarto del totale delle iscrizioni e circa il 13% delle chiusure complessive. Il saldo della movimentazione è largamente positivo (+290 unità), ma in contrazione con quanto registrato negli anni precedenti. Per le imprese straniere, la differenza tra aperture e chiusure è sempre positiva, sebbene inferiore allo scorso anno e corrisponda addirittura alla metà di quanto rilevato nel 2011. Ad una pressoché conferma delle iscrizioni, trova infatti riscontro una leggera crescita delle cancellazioni. Di poco, continua comunque a crescere la loro incidenza sul totale, ora ogni 1.000 imprese registrate, 75 non sono gestite da italiani. Per quanto riguarda l’imprenditoria femminile, l’andamento della movimentazione torna positivo, con un saldo complessivo pari a +78 unità, il migliori risultato degli ultimi quattro anni, anche al lordo del settore primario, il cui trend è da tempo in contrazione e dove è concentrato circa il 18% delle imprese rosa. Complessivamente, anche la quota di imprese femminili in provincia aumenta, passando dal 21,7% dello scorso anno al 22,6% del 2014.
Tabella 1 - Iscrizioni, cessazioni, saldo e tasso di crescita delle imprese nel periodo 2007-2014
Totale imprese - Valori assoluti, tutti i settori
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Tabella 2 - Nati-mortalità delle imprese registrate per forma giuridica - Anno 2014 Valori assoluti e percentuali
Tabella 3 - Imprese cooperative al 31 dicembre 2014 Valori assoluti e percentuali
Tabella 4 – Imprese per comparto(1) produttivo – Anno 2014 Valori assoluti e saldo annuale dello stock rispetto all’anno precedente
Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati InfocamereSettore primario (Agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca) Settore secondario (Manifattura; Costruzioni; Estrazioni di minerali da cave e miniere; Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione e trattamento rifiuti; Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata) Settore terziario tradizionale (Commercio al dettaglio e all’ingrosso) Servizi orientati al settore produttivo (Trasporto e magazzinaggio; Attività professionali, scientifiche e tecniche; Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese) Servizi destinati al consumatore finale (Servizi di alloggio e ristorazione; Altre attività di servizi, in prevalenza parrucchieri e in misura minore riparatori di computer; Attività artistiche, sportive, di intrattenimento, divertimento); Servizi misti (alle imprese e/o alle famiglie) e servizi di tipo collettivo (Attività immobiliari; Attività finanziarie e assicurative; Servizi di informazione e comunicazione; Sanità e assistenza sociale; Istruzione). |
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