Comunicato Stampa n. 57 - 7 agosto 2014
Govoni: “Dobbiamo far crescere una nuova generazione di ferraresi appassionati e competenti sulle questioni europee” - CAMERA DI COMMERCIO: UN POOL DI ESPERTI PER UTILIZZARE AL MEGLIO I FONDI EUROPEI 2014-2020 - L'obiettivo: lavorare sulla qualità delle proposte, migliorandone il tasso di successo
Una vera e propria task force (da selezionare con gara ad evidenza pubblica) per impiegare al meglio i fondi europei 2014-2020. Questo l'obiettivo della Camera di commercio di Ferrara, che, nei prossimi mesi, metterà a disposizione di operatori e imprese un pool di esperti per intercettare le risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea. Tra gli sprechi su cui la spending review non può fare nulla, infatti, ci sono i fondi europei che Bruxelles mette in palio ogni anno per la ricerca e l'innovazione e che puntualmente Ferrara riesce a captare poco e, comunque, meno di tante province italiane.
Secondo i calcoli dell'Ente di Largo Castello, confermati dai numeri pubblicati dalla Regione Emilia-Romagna, la storia recente delle risorse comunitarie impiegate dalle imprese della nostra provincia racconta di molte criticità e diversi insuccessi. Tra il 2007 e il 2013, a fronte delle 2639 imprese dell'Emilia-Romagna ammesse a contributo, solo 153 risiedono in provincia di Ferrara, per una incidenza sul totale regionale pari ad appena il 7,55%. 17.370.428,34, inoltre, l'entità dei cofinanziamenti erogati alle aziende ferraresi, contro i 230.140.357,08 assegnati ad imprese con sede nelle restanti province della regione. Ancora: dai dati della Camera di commercio si scopre, ad esempio, che una sola impresa ferrarese ha ottenuto finanziamenti in quanto start up innovativa, mentre 23 (414 nel resto della regione) sono state le aziende sostenute nella introduzione di ICT.
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Non c'è dubbio che in un momento di particolare difficoltà, e stante la limitatezza delle risorse per incentivi o sostegni alle imprese, i finanziamenti comunitari rappresentino, dunque, per il sistema economico locale una imperdibile boccata di ossigeno. Anche per questo, la Giunta camerale ha allo studio un apposito bando avente l'obiettivo di favorire il più possibile la partecipazione delle imprese ferraresi alle opportunità dei fondi 2017-2020, che prevederanno, tra l'altro, anche contributi a fondo perduto per la progettazione e l’implementazione di progetti di ricerca gestiti da partenariati internazionali.
L'Ente di Largo Castello pensa, in particolare, di ammettere a contributo le spese relative a costi di consulenza e di assistenza tecnica riferiti alle attività di project management, redazione e presentazione delle proposte progettuali. Del resto, sottolinea la Camera di Commercio, i benefici per l’impresa derivanti dalla partecipazione a programmi di respiro comunitario non sono pochi:
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presenza attiva ad un progetto di ricerca che genera un incremento di conoscenza e competenze nella materia oggetto di ricerca e di interesse per l'azienda;
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inserimento in contesti operativi internazionali e visibilità sul mercato internazionale;
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identificazione di nuovi partner tecnologici e commerciali;
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facilità nell’avvio di processi di trasferimento tecnologico e di know-how;
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acquisizione di nuovi clienti e fornitori;
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possibilità di posizionamento su mercati diversi da quello di riferimento.
Riferimento per i Media:
Camera di Commercio di Ferrara
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