Comunicato Stampa n. 13 - 20 febbraio 2014

Un'idea innovativa, spesso anche un paio di amici con cui condividerla, un pizzico di coraggio e pochi soldi in tasca per metter su un'azienda di successo. A dirlo, una recente indagine della Camera di Commercio di Ferrara, che evidenzia come siano 30 i giovani con meno di 35 anni che, nell'anno appena trascorso, hanno deciso di diventare imprenditori di se stessi, puntando su un progetto originale e sulla “srl a un euro”, la nuova società prevista dal decreto Cresci Italia del Governo Monti in cui basta un capitale irrisorio per avviare un'attività. In virtù di tale norma infatti, divenuta pienamente operativa dal 29 agosto 2012, i giovani hanno avuto la possibilità di costituire un’impresa con un capitale sociale inferiore ai 10mila euro e senza pagare le spese notarili, i diritti di segreteria dovuti alla Camera di Commercio e l’imposta di bollo.

Ma è presto – secondo l'Ente di Largo Castello – per dire se la srl semplificata sia la leva giusta per far ripartire l'economia. Ciò che è certo, è che tra le imprese con titolari meno che trentacinquenni, la quota di aziende "rosa" ferraresi sia circa il 30%, nettamente superiore alla media nazionale di imprese femminili, che si ferma al 24%, mentre nel complesso le nuove formule societarie siano state poco sfruttate dagli stranieri, dal momento che rappresentano poco più dell'8% del totale.

Ma cos'è che cerca l'imprenditore under 35? Giovani non solo capaci, ma anche motivati. Non solo competenze tecniche specifiche dunque, ma soprattutto la capacità di «stare in azienda», contribuendo al miglioramento dell'organizzazione del lavoro e portando all'interno dell'impresa le conoscenze acquisite all'esterno.

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