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Comunicato Stampa n.16 - 6 marzo 2014

— archiviato sotto:
ultima modifica 06/03/2014 10:12

193 i giovani sotto i 35 anni assunti a tempo indeterminato - ECCO PERCHE' LE CAMERE DI COMMERCIO SONO UTILI: EROGATI ALLE IMPRESE DALL'ENTE DI LARGO CASTELLO, IN SOLI 5 ANNI (2009-2013), 12 MILIONI E 795 MILA EURO - 2.997 le imprese ferraresi finanziate (3 sole quelle cessate), di cui più del 73% con sede nelle aree colpite dal sisma

 

In tempi in cui si chiede alla Pubblica amministrazione di essere più efficiente ed efficace, è bene sapere che la Camera di Commercio di Ferrara ha erogato, tra il 2009 e il 2013, oltre 12 milioni di euro di finanziamenti a fondo perduto a favore delle aziende; favorito l'assunzione, a tempo indeterminato, di 193 giovani sotto i 35 anni; estratto 41 mila visure dal Registro delle imprese a servizio della trasparenza nei rapporti commerciali; evase in un giorno solo più di 1500 pratiche per far partire un’impresa; assistito tutte quelle imprese che puntano all’export con 350 tra missioni commerciali ed attività di incoming organizzate su richiesta delle filiere produttive ed in accordo con Unioncamere, Ministeri competenti, ICE ed associazioni di categoria; concluso poco meno di 3 mila conciliazioni, che hanno riguardato sia imprese che consumatori risolte con un decimo dei costi normalmente necessari e riducendo i tempi della giustizia civile a 46 giorni di durata media e facendo risparmiare 4 milioni di euro alla collettività ferrarese.

 Questi, in estrema sintesi, gli esiti del percorso compiuto, negli ultimi 5 anni dalla Camera di Commercio di Ferrara, istituzione di riferimento per il sistema delle imprese ed espressione nella composizione dei suoi organi - attraverso il sistema associativo - della comunità economica. “Non è sempre facile – ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, presidente dell'Ente di Largo Castello - computare il merito nella Pubblica amministrazione: nelle imprese se si fa bene o si fa male in qualche modo lo dice il mercato, lo dicono i risultati economici. Proprio per il tipo di “beni” che il pubblico produce - beni che dovrebbero mettere i cittadini e, nel nostro caso, le imprese nelle condizioni di fare meglio- è decisamente più complicato valutarne redditività, qualità, efficienza. È questa la sfida vera delle istituzioni. Una sfida che negli anni passati avevamo già fronteggiato, ma che durante la crisi abbiamo raccolto con più forza: la sfida dell’accountability, quel concetto sottile tra responsabilità e affidabilità che può fare tutta la differenza nella qualità di un servizio attento alle esigenze dell’utente”.

 Oltre 8 milioni di euro (8.095.500), dunque, per finanziamenti a fondo perduto a favore delle imprese (2.997 quelle finanziate, delle quali 3 sole hanno poi cessato l'attività) più 4 milioni e 700 mila euro a supporto dell’accesso al credito in collaborazione con il sistema dei Confidi, che ha consentito, da un lato, di concedere garanzie alle aziende per oltre 250 milioni di euro e, dall’altro, ha permesso alle imprese operanti nel territorio ferrarese di realizzare investimenti per più di 127 milioni e mezzo di euro.

 Tornando agli incentivi a fondo perduto, una quota di oltre 2 milioni di euro (2.228.000) è stata destinata all’innovazione, alla quale hanno avuto accesso 780 delle 831 aziende richiedenti, il 60% delle quali localizzate nel cratere del sisma. Altri 505 mila euro sono, invece, serviti alla creazione e allo sviluppo di nuove imprese, di cui il 70% localizzate all’interno dei comuni colpiti dal terremoto. Per favorire gli importanti processi di internazionalizzazione sono stati, invece, destinati oltre 1 milione e 300 mila euro, con una preferenza da parte delle imprese per la Germania come Paese su cui puntare. Cospicua anche la cifra destinata al turismo – 1 milione e 100 mila euro – per la commercializzazione dei pacchetti turistici, il completamento e la qualificazione del servizio a supporto dell’incoming, l’assistenza tecnica per lo sviluppo di prodotti e servizi turistici (tramite consulenze su web-marketing, marketing e pricing) e per l’animazione estiva ai Lidi di Comacchio, con 52 progetti finanziati. La somma più importante – oltre 1 milione e 600 mila euro – è però stata destinata al riavvio delle attività post terremoto (462 le aziende che hanno beneficiato del finanziamento su 600 richiedenti): in questo ambito, i finanziamenti sono andati a 199 imprese situate nel capoluogo e a 263 dell’Alto Ferrarese.

 830 mila euro, infine, le risorse destinate a sostegno dell'occupazione giovanile: 193 (106 stabilizzazioni ed 87 nuove acquisizioni), come dicevamo prima, i giovani sotto i 35 anni assunti a tempo indeterminato da 154 imprese ferraresi, localizzate per il 70% nell'area del cratere del sisma.

 

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