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Comunicato Stampa n. 41 - 28 maggio 2013

— archiviato sotto:
ultima modifica 28/05/2013 09:22

Indagine sulle imprese della Camera di Commercio - IMPRESA E FAMIGLIA: L'UNIONE E' VINCENTE PER SEI IMPRENDITORI FERRARESI SU DIECI - Uno su due ha scelto di proseguire l’attività paterna, circa uno su otto quella della madre o del nonno - I vantaggi: solidarietà, flessibilità, un lavoro per i figli

 

Per sei imprenditori ferraresi su dieci, l’economia su base familiare è un valore reciproco per impresa e famiglia in quanto, oltre a rendere l'impresa maggiormente flessibile, sono entrambi elementi fondanti della società. Emerge da una recente indagine della Camera di Commercio di Ferrara su oltre 200 imprenditori della nostra provincia.

 La solidarietà e la capacità di adattamento alle contingenze della famiglia rispetto ai dipendenti stipendiati – prosegue la Camera di Commercio - rende la gestione familiare un vantaggio per quasi un imprenditore su due, con benefici economici di circa un decimo sul peso medio del fatturato annuo. Un imprenditore su due, inoltre, ha scelto di seguire le “orme professionali” paterne mentre circa uno su otto si è dedicato all’attività professionale della madre o dei nonni. I motivi principali di questa scelta? Lavorare nell’impresa di famiglia certo, ma anche il rispetto per l’insegnamento dei valori dell’impresa. Un imprenditore su quattro sceglierà di affidare la propria attività ai figli anche se ritengono che le nuove generazioni facciano più fatica ad accettare rinunce e sacrifici per il bene dell’impresa rispetto a quelle precedenti. La consapevolezza di poter lasciare l’attività al proprio figlio tranquillizza il 23% degli imprenditori per quanto riguarda la crisi economica.

 E si, perché quella del ricambio generazionale è tra le cause più frequenti di mortalità delle imprese nella nostra provincia. Il dato è allarmante: in provincia di Ferrara, un’impresa su tre sembra non sopravvivere alla prima generazione. Le motivazioni sono molteplici, e in gran parte legate alla struttura di piccole e medie imprese che costituisce il tessuto economico provinciale. Nella maggior parte dei casi infatti, l’imprenditore-fondatore è il perno attorno al quale si determina il successo del business e ruotano le relazioni personali con gli altri attori economici. Il passaggio di testimone alla nuova generazione rischia, quindi, di presentarsi come un momento di crisi sia sul piano aziendale che familiare.

 “La trasmissione d’impresa, a sostegno della quale la Giunta camerale destinerà, a breve, nuove risorse finanziarie, costituisce una fase naturale ma spesso critica della vita di un’impresa” – ha sottolineato Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio. Talvolta, gli imprenditori sottovalutano il problema e non lo affrontano con il necessario anticipo. Obiettivo dell’intervento camerale – ha proseguito Roncarati – sta proprio in questo. Non agisce solo sull’imprenditore uscente e subentrante ma, soprattutto, sulle persone che gravitano intorno all’imprenditore e nelle quali egli ripone la propria fiducia”.

 Tra i problemi che incontrano gli imprenditori alle prese con il passaggio generazionale, la scarsa disponibilità alla delega da parte dell'imprenditore "uscente", la condivisione della visione strategica tra vecchie e nuove generazioni, la disponibilità di risorse finanziarie, la burocrazia, l’assenza di pianificazione.

 

 

 

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