Comunicato Stampa n. 58 - 13 luglio 2012
191 IMPRESE IN PIU' TRA APRILE E GIUGNO 2012 - 574 le aperture e 383 le cessazioni
Malgrado tutto, la Ferrara delle imprese – pur non brillando - tiene.
E’ il messaggio che proviene dalla lettura della dinamica della nati-mortalità del sistema produttivo provinciale nel II trimestre dell’anno, fotografato dall'Osservatorio dell'economia della Camera di Commercio.
Pur in una situazione di grande difficoltà, tra aprile e giugno hanno aperto i battenti 574 imprese, meno di quanto registrato nello stesso trimestre dei 2 anni scorsi, ma meglio di quanto si è verificato nel 2009. Sono state, invece, 383 le attività che hanno cessato di esistere nello stesso periodo, 18 in più dello stesso trimestre del 2011. Per ritrovare un risultato così negativo, bisogna tornare ad aprile-giugno 2009. Il bilancio dei dati del Registro delle imprese dell'Ente di Largo Castello, resta quindi positivo con un incremento dello stock pari al + 0,51% (simile al dato nazionale, +0,52%, e appena inferiore al dato regionale, +0,55%) in tre mesi.
“Le 191 imprese in più, pur in un periodo così difficile, dimostrano quante energie e intelligenze abbia la nostra provincia”, ha detto il presidente della Camera di Commercio di Ferrara e neo vice presidente vicario di Unioncamere italiana, Carlo Alberto Roncarati. In molti si chiedono se la crisi in atto non investa anche il nostro modello di sviluppo, fondato su una imprenditorialità diffusa. La nostra risposta è “no”. Il modello è ancora valido e può assicurare un futuro al Paese. E’ però altrettanto vero che c’è bisogno di una “manutenzione straordinaria” della nostra struttura produttiva, promuovendo la modernizzazione delle imprese nei settori tradizionali, ancora oggi protagonisti del nostro export, attraverso i seguenti obiettivi: internazionalizzare ancora di più le imprese; migliorarne l’accesso al credito; rendere il contesto sempre più favorevole agli operatori economici; sostenere l’occupazione e l’innovazione; tutelare la qualità e la tracciabilità dei prodotti; valorizzare le eccellenze del territorio”.
Il quadro del II trimestre 2012. Dopo il calo registrato a inizio anno, le imprese ferraresi tornano a superare le 37.300 unità. Che la crisi, però, ancora morda il sistema produttivo provinciale si evince dal numero delle cessazioni, che, superando le 380 unità, riportano indietro la lancetta al II trimestre 2009, quando chiusero i battenti 390 attività. Le iscrizioni, rallentando rispetto ai due anni precedenti, raggiungono quasi il picco negativo del II trimestre 2009. Nell’affrontare le turbolenze del mercato, il sistema produttivo ferrarese mantiene comunque l’inclinazione verso le forme giuridiche più strutturale. Le società di capitali crescono, infatti, dello 0,68% (ammonta a +38 unità il saldo di aprile-giugno), in netto rallentamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il tasso di crescita è stato circa il doppio. Sostenuta la crescita percentuale anche di consorzi e cooperative (+0,72%), in aumento rispetto al 2011. Più lenta, invece, la crescita delle società di persone (+0,42% nel trimestre) così come quella delle imprese individuali (+0,50%), che però, in valore assoluto, spiegano più dei due terzi del saldo trimestrale (+113 imprese).
Quasi tutti i settori mostrano saldi positivi, generalmente attenuati però rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini relativi, ad andar meglio sono soprattutto i servizi, con le attività di noleggio, agenzie di viaggio e supporto alle imprese (+2,61% e un saldo di 21 unità), le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+2,32% con un saldo di 12 imprese in più), le attività di alloggio e ristorazione (+1,65 con 41 unità in più) e le costruzioni, che aumentano dell’1,11% per complessive 60 unità. Decisamente rallentato, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, l’andamento del settore manifatturiero, con una variazione percentuale del +0,16% (solo 5 imprese in più rispetto al trimestre precedente), mentre l’agricoltura, che registra una crescita del +0,24% (21 imprese in più), accelera lievemente rispetto al 2011. Appena superiore alla media nazionale, infine, l’incremento percentuale delle imprese del commercio, aumentate nell’ultimo trimestre di 45 unità (+0,59%).
SETTORI DI ATTIVITA' |
Stock al 30 giugno 2012 |
Saldo trim. dello stock |
Variazione% dello stock |
||
II trim. 2012 |
II trim. 2011 |
||||
Agricoltura, silvicoltura pesca |
8.751 |
21 |
0,24% |
0,27% |
|
Estrazione di minerali da cave e miniere |
15 |
0 |
0,00% |
0,00% |
|
Attività manifatturiere |
3.101 |
5 |
0,16% |
0,28% |
|
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore |
30 |
2 |
7,14% |
25,00% |
|
Fornitura di acqua; reti fognarie |
57 |
1 |
1,79% |
-1,72% |
|
Costruzioni |
5.476 |
60 |
1,11% |
0,55% |
|
Commercio |
7.684 |
45 |
0,59% |
1,02% |
|
Trasporto e magazzinaggio |
1.079 |
2 |
0,19% |
0,18% |
|
Attività dei servizi alloggio e ristorazione |
2.529 |
41 |
1,65% |
1,64% |
|
Servizi di informazione e comunicazione |
537 |
-3 |
-0,55% |
1,13% |
|
Attività finanziarie e assicurative |
623 |
-2 |
-0,32% |
2,10% |
|
Attività immobiliari |
1.824 |
7 |
0,39% |
1,04% |
|
Attività professionali, scientifiche e tecniche |
1.006 |
8 |
0,80% |
1,72% |
|
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese |
827 |
21 |
2,61% |
1,49% |
|
Istruzione |
139 |
-1 |
-0,71% |
0,72% |
|
Sanità e assistenza sociale |
147 |
2 |
1,38% |
-0,67% |
|
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento |
528 |
12 |
2,32% |
3,04% |
|
Altre attività di servizi |
1.661 |
15 |
0,91% |
0,24% |
|
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