Comunicato Stampa n. 09 - 01 febbraio 2012
Roncarati: “A chi fa impresa nel rispetto delle regole e con l’obiettivo di costruire qualcosa di duraturo, deve andare il rispetto e l’incoraggiamento di tutti, a partire dalle istituzioni”. IMPRESE: 216 IMPRESE IN MENO NEL 2011 (-0,6%) A Ferrara c’è un’impresa ogni undici abitanti Bene commercio e turismo (+74 unità), in sofferenza l’artigianato (-87)
La crisi di fiducia che dalla metà del 2011 ha colpito il nostro e gli altri paesi dell’eurozona, ha molto rallentato la voglia di fare impresa dei ferraresi. Tra gennaio e dicembre dello scorso anno il registro della Camera di Commercio di Ferrara ha rilevato la nascita di 2.218 aziende, a fronte delle quali 2.434 hanno cessato l’attività. Il saldo di fine anno ammonta, pertanto, a 216 imprese in meno che portano il totale dello stock di imprese esistenti al 31 dicembre 2011, al valore di 37.406 unità. In pratica un’impresa ogni undici abitanti.
Se rispetto al 2010, dunque, il dato certifica un vero e proprio rallentamento della vitalità del sistema (-0,6% contro +0,7% il tasso di espansione della base imprenditoriale), va detto però che il bilancio del 2011 è stato comunque migliore di quello del 2009, quando il calo di imprese si è aggirato intorno a -0,72%. A determinare il calo dello stock è stata principalmente la più ridotta dinamica delle aperture (diminuite di 314 unità rispetto al 2010), mentre ha inciso meno l’aumento delle chiusure (157 unità in più rispetto all’anno precedente).
Questi i dati di sintesi più significativi dell’indagine Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese condotta dall’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio su dati InfoCamere.
“L’impresa – ha detto Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio di Ferrara - resta un’àncora fondamentale per la tenuta del tessuto sociale, oltre che economico, del Paese. Soprattutto in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando. A chi fa impresa nel rispetto delle regole e con l’obiettivo di costruire qualcosa di duraturo, deve andare il rispetto e l’incoraggiamento di tutti, a partire dalle istituzioni. Siamo un Paese che ha tutte le carte in regola per mantenere alto il proprio prestigio nel mondo a partire dalle proprie produzioni di qualità, dalla creatività diffusa, dalla capacità di innovare. Tutte doti che si ritrovano nelle nostre imprese, anche le più piccole, a cui bisogna dare fiducia e strumenti per crescere e competere”.
Le dinamiche per forma giuridica
La Tabella 2, mette in luce come la recente crisi economica abbia influito diversamente sulle diverse tipologie di imprese. Innanzitutto, a differenza del 2010 quando tutte le forme giuridiche avevano registrato un tasso di crescita positivo, nel 2011 solo le società di capitali rilevano un saldo non negativo, che attenua il calo delle imprese registrate.
Così, anche in termini assoluti, il contributo più rilevante al saldo annuale viene ancora una volta dalla crescita delle società di capitali: 99 le aziende in più. Accanto a questo, che è un ormai fenomeno di lungo periodo, è da segnalare l’apporto negativo delle imprese individuali: -220 unità. L’apporto dell’imprenditoria immigrata continua a dimostrarsi decisivo per la tenuta del tessuto imprenditoriale più piccolo. Il saldo di quelle con titolare immigrato nel 2011 è risultato, infatti, di 159 unità, come effetto della differenza tra 323 iscrizioni e 164 cessazioni. Da segnalare, inoltre, il calo anche delle cooperative, tornate alla numerosità di quattro anni fa, con un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni mai così basso dal 2006.
Le dinamiche per settore
L’analisi settoriale dei saldi evidenzia gli effetti di alcune dinamiche di lungo periodo che connotano i quattro grandi settori economici tradizionali (agricoltura, commercio, costruzione e manifattura) e le crescenti opportunità di fare impresa che vengono dai settori dei servizi.
Oltre al protrarsi della storica e strutturale riduzione delle imprese del settore agricolo (circa 200 in meno), si evidenzia la perdita di 55 attività manifatturiere (-1,7% di tutto lo stock esistente a inizio anno) e riduzioni leggermente più contenute per il settore trasporto e magazzinaggio e le costruzioni.
Prosegue invece la crescita in altri settori, tra i quali le attività legate all’alloggio e alla ristorazione, le attività professionali, scientifiche e tecniche, le attività artistiche e sportive e il commercio.
L’Artigianato
Pur non eguagliando la performance negativa del 2009, si accentuano nel 2011 le difficoltà delle imprese artigiane, che alla fine dello scorso dicembre si sono attestate al valore di 9.780 unità, 87 in meno rispetto al 2010. La riduzione della base imprenditoriale artigiana (-0,88% il tasso di crescita per l’ultimo anno), iniziata a Ferrara nel 2007, risulta più intensa rispetto a quanto avviene a livello nazionale (-0,43%) e regionale (-0,28%), riflettendo in primo luogo le difficoltà delle costruzioni (-41), del settore manifatturiero (36 imprese in meno), del trasporto e magazzinaggio (-25) e del commercio all’ingrosso e al dettaglio (-11).
Rispetto al quadro complessivo, la dinamica dell’artigianato ha seguito un profilo simile a quello dell’intero sistema delle imprese ferraresi, ma il comparto segnala difficoltà più marcate per il peso che la crisi ha avuto su settori-chiave dell’artigianato, quali le costruzioni e l’industria manifatturiera.
I primi quattro settori artigiani in ordine di grandezza - che insieme costituiscono l’84,6% del comparto - hanno complessivamente fatto registrare un saldo negativo pari a -98 unità. Saldo solo in parte ‘compensato’ e ridotto al valore finale dalle attività dei servizi alla persona.
Tabelle e grafici
Tabella 1: Andamento demografico delle imprese ferraresi - Anni 2003-2011
ANNO |
Imprese registrate |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo della movimentazione |
Tasso di Crescita |
2003 |
38.449 |
2.569 |
2.586 |
-17 |
-0,04 |
2004 |
38.688 |
2.568 |
2.340 |
228 |
0,59 |
2005 |
38.860 |
2.513 |
2.353 |
160 |
0,41 |
2006 |
38.987 |
2.550 |
2.451 |
99 |
0,25 |
2007 |
38.773 |
2.626 |
2.708 |
-82 |
-0,21 |
2008 |
38.156 |
2.444 |
2.602 |
-158 |
-0,41 |
2009 |
37.739 |
2.280 |
2.555 |
-275 |
-0,72 |
2010 |
37.749 |
2.532 |
2.277 |
255 |
0,68 |
2011 |
37.406 |
2.218 |
2.434 |
-216 |
-0,57 |
Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Infocamere
Tabella 2: Nati-mortalità delle imprese registrate per forma giuridica - Anno 2011
Forme giuridiche |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo |
Stock al 31.12.2011 |
Tasso di crescita 2011 |
Tasso di crescita 2010 |
Società di capitali |
328 |
229 |
99 |
5.542 |
1,83% |
2,99% |
Società di persone |
291 |
351 |
-60 |
7.730 |
-0,75% |
0,28% |
Ditte individuali |
1.550 |
1.770 |
-220 |
23.045 |
-0,95% |
0,24% |
Altre forme |
49 |
84 |
-35 |
1.089 |
-3,13% |
1,43% |
TOTALE |
2.218 |
2.434 |
-216 |
37.406 |
-0,57% |
0,68% |
Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Infocamere
Grafico 1 – Serie storica delle iscrizioni e delle cessazioni al Registro delle imprese
Totale imprese, valori assoluti – Anni 2003-2011
Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Infocamere
Tabella 3: Nati-Mortalità delle imprese registrate per territorio – Anno 2011
|
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo |
Stock 31.12.2011 |
Tasso di crescita anno 2011 |
Tasso di crescita anno 2010 |
Ferrara |
2.218 |
2.434 |
-216 |
37.406 |
-0,57% |
0,68% |
EMILIA ROMAGNA |
30.115 |
27.943 |
2.172 |
475.719 |
0,46% |
0,61% |
ITALIA |
391.310 |
341.081 |
50.229 |
6.110.074 |
0,82% |
1,19% |
Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Infocamere
Tabella 4 – Totale imprese per settori di attività economica – Anno 2011
Valori assoluti e tassi di crescita percentuali sull’anno precedente
SETTORI |
Stock al 31.12.2011 |
Quota % del settore sul totale |
Saldo annuale dello stock (*) |
Var. % annua dello stock |
|
Totale imprese |
|||
Agricoltura, silvicoltura pesca |
8.842 |
24,5% |
-203 |
-2,2% |
Commercio all'ingrosso e al dettaglio |
7.701 |
21,3% |
26 |
0,3% |
Costruzioni |
5.468 |
15,2% |
-26 |
-0,5% |
Attività manifatturiere |
3.148 |
8,7% |
-55 |
-1,7% |
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione |
2.479 |
6,9% |
48 |
2,0% |
Attività immobiliari |
1.835 |
5,1% |
13 |
0,7% |
Altre attività di servizi |
1.670 |
4,6% |
12 |
0,7% |
Trasporto e magazzinaggio |
1.078 |
3,0% |
-28 |
-2,5% |
Attività professionali, scientifiche e tecniche |
1.004 |
2,8% |
21 |
2,1% |
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese |
798 |
2,2% |
5 |
0,6% |
Attività finanziarie e assicurative |
627 |
1,7% |
-3 |
-0,5% |
Servizi di informazione e comunicazione |
539 |
1,5% |
-2 |
-0,4% |
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento |
515 |
1,4% |
15 |
3,0% |
Sanità e assistenza sociale |
145 |
0,4% |
-2 |
-1,4% |
Istruzione |
142 |
0,4% |
2 |
1,4% |
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti |
55 |
0,2% |
-2 |
-3,5% |
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata |
27 |
0,1% |
12 |
80,0% |
Estrazione di minerali da cave e miniere |
15 |
0,04% |
-1 |
-6,3% |
Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Infocamere
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