Comunicato Stampa n. 89 - 2 novembre 2012
La Camera di Commercio di Ferrara tra le prime in Italia per efficienza e ritorno sul sistema delle imprese PASSERA: OK AL PROGETTO DI RIORDINO DELLE CAMERE DI COMMERCIO - Sì a Camere più forti e ad economie di scala
Via libera dall’Assemblea di Unioncamere al progetto di ridisegno dell’organizzazione territoriale delle Camere di Commercio e di ridefinizione ed accorpamento delle funzioni. “Il Paese ha vissuto mesi difficili e le Camere di Commercio hanno giocato un ruolo importante e non sostituibile, e dovranno continuare a svolgerlo anche in futuro. Per questo approvo e apprezzo lo spirito e le linee guida del progetto di riordino del sistema camerale e credo che debba realizzarsi in tempi stretti". Così il Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera - in un intervento telefonico alla 136ma Assemblea dei presidenti delle Camere di Commercio di martedì scorso - che ha dato il suo benestare al progetto di riforma elaborato da Unioncamere.
Parole chiave dell’ipotesi di riforma: la razionalizzazione per rendere il sistema ancora più efficiente, il contenimento dei costi attraverso economie di scala, il miglior utilizzo delle risorse umane, la rimodulazione dei budget per liberare ulteriori risorse da mettere a disposizione delle azioni di supporto alle imprese. “Il sistema camerale – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Ferrara e vice presidente vicario di Unioncamere, Carlo Alberto Roncarati - è pienamente consapevole di dover raccogliere la sfida della competitività e dello sviluppo del Paese, e che ciò comporta la riorganizzazione dei propri servizi e un riordino complessivo dei propri assetti istituzionali. Ciò che ci proponiamo è di rispondere in modo ancora più efficace ed efficiente alle istanze delle imprese, da cui unicamente derivano le risorse economiche di cui il nostro sistema dispone”.
Il ridisegno approvato da Unioncamere parte dalla considerazione che la comunità di riferimento delle Camere di Commercio sono le imprese, che operano in un mercato “aperto” non vincolato dai confini territoriali di natura amministrativa. Questo fa sì che le logiche di riassetto basate unicamente sull’estensione del territorio e sulla popolazione, utilizzate finora ad esempio per le Province, non risultino adeguate agli Enti camerali, per i quali si seguiranno, dunque, criteri di aggregazione economica e di equilibrio di bilancio. Contestualmente alla riorganizzazione territoriale, Unioncamere ha anche approvato uno schema di accorpamento a livello regionale, interregionale e nazionale di alcune funzioni, che libererà risorse aggiuntive a favore dello sviluppo economico, senza alcun onere da parte dello Stato.
Per quanto riguarda Ferrara, la nostra Camera di Commercio si conferma tra le prime in Italia per efficienza e ritorno sul sistema delle imprese. A testimonianza di ciò, il fatto che sia stata inserita, assieme alle Camere di Commercio di Bologna e Teramo, in un progetto - unico nel panorama della Pubblica amministrazione - volto a dare vita ad un ciclo di "pianificazione-programmazione-controllo" interamente automatizzato, con ulteriori, significativi benefici a vantaggio delle imprese.
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