Comunicato Stampa n. 62 - 21 luglio 2011
Il 58% delle piccole imprese in Italia subisce ritardi nei tempi di pagamento delle Pubblica amministrazione CAMERA DI COMMERCIO: AL VIA IL FONDO PER CHI È ALLE PRESE CON I RITARDI DEI PAGAMENTI DEGLI ENTI LOCALI - Berra, Comacchio e Ferrara i Comuni che hanno già aderito - Semaforo verde anche da Bondeno ed Ostellato
Quello che sarà firmato, nelle prossime ore, tra la Camera di Commercio e i Comuni di Berra, Comacchio e Ferrara (ma presto formalizzeranno la propria adesione anche Bondeno e Ostellato), è un accordo che farà passare una estate ed un autunno più tranquilli a tutti quegli imprenditori della provincia che vantano crediti nei confronti della Pubblica amministrazione e degli enti locali. Grazie all’accordo, infatti, quei crediti potranno essere ceduti alle banche che lo avranno sottoscritto a condizioni trasparenti e vantaggiose per le aziende. Il tutto sulla base di una certificazione, rilasciata dagli stessi enti locali, che garantirà la liquidità e l’esigibilità del credito.
Il 58% delle piccole imprese in Italia subisce ritardi nei tempi di pagamento delle Pubblica amministrazione quantificabili in oltre due mesi. Per più della metà delle aziende le punte di ritardo superano i sei mesi (fonte ANCE). Una più recente indagine di Promo PA stima in circa 28.000 euro il credito medio scaduto per le imprese che lavorano per la PA, con un ammontare complessivo nell’ordine degli 8,5 miliardi. “Una situazione che rende sempre più difficile “fare impresa” nel nostro Paese, soprattutto con i tentacoli della crisi internazionale che rischiano di stringere in un cappio mortale le aziende”, ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Carlo Alberto Roncarati. Ecco perché sono particolarmente soddisfatto di poter offrire alle nostre imprese uno strumento concreto per superare le difficoltà collegate ai ritardi di pagamento degli enti locali. Enti che, è giusto ricordarlo, oggi sempre più spesso sono vittime dei vincoli posti dal Patto di Stabilità”.
Cosa prevede l’accordo proposto dalla Camera di Commercio? Alle operazioni di cessione del credito verrà applicato un tasso omnicomprensivo non superiore all’euribor corrispondente alla durata dell’operazione di sconto (o, in alternativa, all’euribor 3 mesi), maggiorato di uno spread pari all’1,50% per anno, calcolato in relazione alla durata effettiva dell’operazione, comprensivo di ogni onere e costo (interessi, commissioni di factoring, spese di istruttoria, ecc.). Resteranno a carico dell’impresa che ha ceduto il credito le eventuali spese di tenuta conto, che dovranno essere concordate e che non potranno, in ogni caso, eccedere l’importo massimo di 50 euro trimestrali, e le spese relative alla stipula/autentica dell’atto di cessione.
Già da domani, la Camera di Commercio avvierà, in stretta collaborazione con le associazioni di categoria e con gli stessi Comuni aderenti all’accordo, una articolata campagna di comunicazione, in modo da offrire agli imprenditori la possibilità di usufruire dell’accordo già dall’autunno, quando gli enti locali, avvicinandosi al tetto annuale imposto dal patto di stabilità, cominceranno a rinviare i pagamenti all’anno successivo.
Per notizie più dettagliate ci si può rivolgere al Servizio “Promozione e sviluppo” della Camera di Commercio (tel. 0532/783820; e-mail: promozione@fe.camcom.it), che invita le imprese anche a consultare con attenzione il sito camerale www.fe.camcom.it.
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