Riconoscimenti "Francesco Viviani"
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Questo riconoscimento, che la Camera di Commercio ha istituito nel 1987, è intitolato all'insigne educatore e insegnante del Liceo Ariosto, Prof. Francesco Viviani, che trovò la morte nel campo di sterminio nazista di Buchenwald, dove fu internato per non aver voluto abdicare alle proprie idee.
Ispirato a quei valori etici di tolleranza, di libertà e di rigore morale, di impegno nello studio e nella vita, che mantengono oggi tutta la loro attualità, la Camera di Commercio di Ferrara conferisce questo premio agli studenti che hanno ottenuto il diploma di scuola secondaria superiore con la votazione di 100/100.
Nato a Verona nel 1891, conseguì la laurea in lettere a Padova.
Nel 1928 iniziò l’attività di insegnante presso il Liceo Classico Ludovico Ariosto di Ferrara, dove ebbe modo di dimostrarsi eccellente educatore e fine studioso.
Ferrarese d’adozione, dunque, ebbe tra i propri allievi alcuni illustri cittadini, tra cui Giorgio Bassani, Lanfranco Caretti, Gaetano Tumiati, Giorgio Franceschini, Vincenzo Cavallari e Raffaello Collevati.
Successivamente ottenne la laurea in Giurisprudenza, sempre a Ferrara, per poi accedere alla carriera forense.
Le sue convinzioni antifasciste lo costrinsero a frequenti lunghi periodi di sospensione dall’insegnamento ed a trasferimenti forzati in varie parti d’Italia.
Nel 1944 il professor Viviani venne arrestato e deportato a Buchenwald, dove, nell’aprile dell’anno successivo, ormai allo stremo per gli stenti e le sofferenze, venne ucciso da un colpo di calcio di fucile.