Bollettini ingannevoli alle imprese relativi ai depositi di proprietà industriale, l'AGCOM sanziona la richiesta di iscrizione al “Registro dei Marchi Italiani” della A-286 Suarl.
L' Autorità garante della concorrenza e del mercato sanziona la società A-286 Suarl per la richiesta di adesione al "Registro dei Marchi Italiani" come pratica commerciale scorretta ai sensi del Codice del Consumo, condannando la stessa al pagamento di una sanzione pari ad € 500.000,00.
L' Autorità garante della concorrenza e del mercato ha ritenuto le modalità di richiesta di iscrizione al “Registro dei Marchi italiani” , istituito dalla società A-286 Suarl e non avente né natura pubblica nè valore ufficiale, una pratica commerciale scorretta ai sensi del Codice del Consumo, condannando la stessa al pagamento di una sanzione pari ad € 500.000,00.
Il provvedimento dell'AGCOM fa seguito alle numerose richieste di intervento promosse da varie Camere di commercio ed imprese, nonché all'intervento della Guardia di Finanza.
I motivi della sanzione adottate dall'AGCOM sono da ravvisarsi, come specificato in un comunicato stampa della stessa, “nelle specifiche modalità con cui A-286 Suarl realizza e veicola il proprio messaggio dal punto di vista grafico come dal punto di vista del contenuto e temporale… per condizionare indebitamente le imprese destinatarie di tale comunicazione, inducendole artatamente ad assumere una decisione di natura commerciale che altrimenti non avrebbero assunto”.
Ricordiamo all'utenza che l'unica modalità valida e necessaria di pagamento per la registrazione di un marchio in Italia è da effettuarsi mediante F24 per le domande cartacee depositate presso le CCIAA ( o anche PagoPA per le domande telematiche in proprio) rilasciate dell'operatore di sportello successivamente al deposito.