Prod. connessi all'energia - normativa
Prodotti connessi con l'energia - normativa
L'obiettivo di riduzione dei consumi e aumento dell'efficienza energetica nell'Unione europea viene perseguito, tra gli altri strumenti, anche attraverso una politica di informazione ai consumatori.
Nella Direttiva 2010/30/UE, questa politica è perseguita mediante la prescrizione di obblighi specifici in materia di etichettatura e di informazioni uniformi sul prodotto, sul consumo di energia e di altre risorse essenziali durante l'uso, in modo che gli utilizzatori finali possano scegliere prodotti più efficienti.
L'obiettivo finale è quello di creare un vantaggio per l'UE nel suo complesso, tanto dal punto di vista economico quanto ambientale, stimolando le imprese a fare dell'efficienza energetica un elemento di concorrenza e consentendo ai consumatori di acquistare prodotti più efficienti.
La Direttiva 2010/30/UE
La Direttiva 2010/30/UE intende armonizzare le misure nazionali sull'informazione fornita agli utilizzatori finali sul consumo di energia di prodotti, in considerazione del notevole impatto che l'uso degli stessi ha sui consumi energetici complessivi dei paesi membri, sia in via diretta che indiretta. Tale informazione viene realizzata mediante:
- un'etichetta, posta in modo chiaramente visibile sul prodotto stesso;
- una scheda informativa, inserita in tutti gli opuscoli illustrativi del prodotto ovvero fornita unitamente alla documentazione che lo accompagna;
- il materiale tecnico promozionale che descrive i parametri tecnici specifici di un prodotto, e la pubblicità.
Rapporti con la Direttiva 2009/125/CE sull'Eco-progettazione
La Direttiva 2010/30/UE estende l'ambito di applicazione della Direttiva 92/75/CE, che è limitato agli apparecchi domestici.
La comunicazione della Commissione del 16 luglio 2008 sul piano d'azione sulla produzione e sul consumo sostenibili e sulla politica industriale ha dimostrato che l'estensione dell'ambito di applicazione della direttiva 92/75/CEE ai prodotti connessi all'energia potrebbe rafforzare le potenziali sinergie tra le misure legislative vigenti, ed in particolare con la Direttiva 2009/125/CE, relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia.
La Direttiva 2010/30/UE non dovrebbe pregiudicare l'applicazione della direttiva 2009/125/CE. Insieme a tale direttiva e ad altri strumenti dell'Unione, essa fa parte di un quadro giuridico più ampio volto a produrre ulteriori risparmi di energia e vantaggi per l'ambiente.
Il D. Lgs. n. 104/2012
Il 28 giugno 2012 è stato emanato il D. Lgs. n. 104, che ha provveduto all'attuazione della Direttiva 2010/30/UE.
Il decreto, oltre a costituire il recepimento della direttiva comunitaria, risponde anche all'esigenza di regolamentare l'utilizzo dell'etichettatura energetica sul territorio nazionale, attraverso lo strumento degli accordi volontari e dei relativi controlli attuati tramite l'ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo Sviluppo economico sostenibile).
Nello specifico il Ministero dello Sviluppo Economico intende utilizzare tale regolamentazione per tutelare tutte le imprese che attuino una politica ambientale corretta.
Allo stato attuale l'utilizzo di etichettature energetiche per prodotti non soggetti a regolamenti attuativi europei, e dunque volontarie, da parte delle imprese non risulta in contrasto con i principi della Direttiva 2010/30/UE a meno che queste ultime non inducano in errore o generino confusione nel consumatore.
Pertanto il decreto costituisce un'opportunità per le imprese che accetteranno gli accordi, e i controlli correlati, valorizzando i propri prodotti verso i consumatori tramite l'utilizzo di etichette riconosciute e verificate, anche in assenza di appositi regolamenti europei specifici.